Strage a Gaza, 55 morti e oltre 2.400 feriti
Il 70esimo anniversario della fondazione di Isreale era annunciato come un giorno di rivalsa nei territori di Gaza. Ma si è tramutato in un bagno di sangue. Il bilancio stilato dal ministero della Sanità, citato dall'agenzia Maan, parla di 55 morti e 2410 palestinesi feriti nei violenti scontri tra militanti ed Esercito israeliano.
Così nel giorno in cui veniva inaugurata l'Ambasciata Usa a Gerusalemme, la situazione geopolitica si è fatta incandescente. Se per la Casa Bianca, «la responsabilità di quanto accaduto è chiaramente di Hamas che sta intenzionalmente provocando la risposta di Israele», l'intero mondo arabo d'altra parte si è schierato contro la mossa americana, condannando i fatti di Gaza. Ma anche l'Ue, la Russia e l'Onu hanno preso le distanze dalla cerimonia di Gerusalemme. «Il regime israeliano - ha tuonato il ministro degli esteri di Teheran Mohammad Javad Zarif - massacra innumerevoli palestinesi a sangue freddo durante una protesta nella più grande prigione a cielo aperto». Il premier Benyamin Netanyahu ha ribattuto che Israele «continuerà ad agire fermamente per proteggere la sua sovranità e i suoi cittadini».
Ma oltre alle parole è andata la Turchia, con Erdogan che ha richiamato in patria gli ambasciatori in Usa e in Israele. E il disaccordo con Israele arriva anche dalla Francia: il presidente Emmanuel Macron ha «condannato» le violenze delle forze armate israeliane contro i manifestanti palestinesi a Gaza, durante alcune telefonate di questa sera con il presidente palestinese Abu Mazen e il re di Giordania, Abdallah II.
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