Sterpin, Sebastiano non ha ucciso Liliana ma sa chi è stato

TRIESTE, 24 MAG - "Non mi imbarazza" incontrare Sebastiano Visintin in occasione dell'incidente probatorio, io "non credo sia stato lui l'artefice, non credo sia stato lui ad ucciderla". E' stato piuttosto "un lavoro premeditato e fatto da più persone". Lo ha detto all'ANSA Claudio Sterpin, l'amico di Liliana Resinovich commentando le notizie di stampa di ieri sul caso. Sterpin è convinto che Visintin, invece, "sappia benissimo chi è stato, lo abbiamo detto sia Sergio (Resinovich, ndr) che io; lui sa tutto, compreso il posto dove è stato tenuto il corpo di Liliana e chi l'ha portata" nel boschetto dell'ex OPP "la mattina del 4 gennaio. Fosse stato soltanto due giorni lì e una notte, infatti, sarebbe stato sfigurato dai cinghiali che lì pullulano", ha spiegato Sterpin. "Che non vengano a raccontarmi che in venti giorni nulla è accaduto; l'hanno messa lì due o tre ore prima. Questo l'ho dichiarato alla polizia il 15 dicembre 2021, quando mi sono presentato spontaneamente in Questura. Se non l'ho detto lì l'ho detto subito dopo il ritrovamento". Siamo alla vigilia di una svolta? "Speriamo...".
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