Italia e Estero

Starbucks mette al bando le cannucce di plastica

Il progetto è quello di eliminare nel giro di due anni le cannucce da ognuno dei più di 28mila locali sparsi in tutto il mondo
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Le cannucce di plastica saranno introvabili da Strabucks a partire dal 2020. A una settimana dalla decisione di Seattle di eliminare la plastica monouso da oltre 5mila locali pubblici, è arrivato anche l’annuncio della catena di caffetterie più popolare d’America - e non solo - di seguire la stessa strada.

Il progetto è quello di eliminare nel giro di due anni le cannucce da ognuno dei più di 28mila locali sparsi in tutto il mondo: per i clienti più affezionati al celebre tubicino e nel caso di alcune bevande specifiche, come il frappuccino, le cannucce si potranno richiedere ancora, ma saranno di carta.

 

Come si berrà allora il caffè più popolare del mondo? Il progetto è arrivato dall’ingegnere Emily Alexander e dal suo team, che ha proposto un tappo speciale, inizialmente usato solo in un locale in America, e che ora si prepara a diventare virale: il coperchio sarà realizzato comunque in plastica ma conterrà in larga quantità propilene, materiale altamente riciclabile. Grazie a questa piccola invenzione Starbucks conta di eliminare dalle sue caffetterie oltre 1 miliardo di cannucce all’anno. «Era una piccola cosa intelligente, ora diventa così grande e d'impatto» ha detto Alexander secondo Repubblica. 

I primi clienti a testare l’invenzione saranno quelli di Seattle e Vancouver e la novità si sposterà poi in tutti gli States, fino ad arrivare in Europa l’anno prossimo, partendo da locali selezionati in Gran Bretagna, Francia e Olanda. Il vicepresidente della compagnia di caffetterie, Colleen Chapman, ha dichiarato che la decisione di Starbucks è la cosa migliore da fare per l’ambiente.

Otto milioni di tonnellate di rifiuti in plastica nel mare ogni anno, sono probabilmente queste le stime allarmanti che hanno convinto anche gli Stati Uniti, o perlomeno alcune città, fra le quali Seattle è la prima delle grandi metropoli, a impegnarsi in un’opera di ecosostenibilità più attenta.

Gli States in realtà sono nettamente in ritardo rispetto al resto dell’Occidente per quanto riguarda l’attenzione all’ambiente (complice anche il presidente Trump e la sua decisione di uscire dagli accordi di Parigi) e rispetto anche alla stessa Unione europea, che il mese scorso ha avviato la campagna contro dieci killer dell’ambiente marino, tra cui i cotton fioc, i bastonicini di plastica per le orecchie che finiscono nello stomaco dei pesci o sulla coda dei cavallucci marini.

Anche i competitori di Starbucks si sono subito messi all’opera dopo la decisione della catena di caffetterie: Dunkin' Donuts si è impegnato a eliminare i bicchieri di polistirolo dai suoi punti vendita entro il 2020, mentre Mc Donald’s ha annunciato un piano graduale di sostituzione della cannucce di plastica con quelle di carta che inizierà a settembre e si concluderà entro il 2019 ma solo nei ristoranti di Gran Bretagna e Irlanda.

 

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