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Spari in Tribunale: processo rinviato al 14 marzo

L'accusa di violazione di domicilio scaturisce da una controversia tra Giardiello e un legale
Claudio Giardiello
Claudio Giardiello
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È iniziato oggi, lunedì, ed è stato subito rinviato al prossimo 14 marzo il processo in cui Claudio Giardiello, l’immobiliarista-killer autore della strage nel Tribunale di Milano del 9 aprile scorso, risponde di violazione di domicilio.

Accusa che scaturisce da una controversia tra lo stesso Giardiello e un legale che in passato lo aveva assistito nel primo grado di una causa civile conseguente al fallimento della società Immobiliare Magenta srl.

Nel processo, davanti all’ottava sezione penale di Milano, in particolare, l’imprenditore è accusato, stando all’imputazione formulata dal pm Alessandro Gobbis, di violazione di domicilio perché, il 17 maggio 2012, si è «introdotto nelle pertinenze condominiali dello studio legale» dell’avvocato Marco Eller Vainicher (parte civile, rappresentato dal legale Eleonora Amadori), «luogo di privata dimora, contro la volontà previamente manifestatagli dal medesimo».

Da quanto si è saputo, Giardiello nella prossima udienza potrebbe anche chiedere di essere giudicato con un rito alternativo. Per l’immobiliarista, invece, l’udienza preliminare con al centro la strage compiuta lo scorso aprile si aprirà a Brescia il prossimo 8 marzo.

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