Italia e Estero

Sottratti 17.000 euro a due donne con truffe telefoniche

La Costiera sorrentina si conferma meta preferita non solo dei turisti provenienti da tutto il mondo ma anche dei truffatori che entrano nelle case e nei cuori degli anziani per derubarli: lo dimostrano gli arresti - quattro in appena due giorni - messi a segno dai carabinieri della compagnia di Sorrento. L'ultimo a Vico Equense dove due uomini hanno consumato la truffa del "finto carabiniere": la storia del nipote arrestato, e che per il quale servono tanti soldi per liberarlo, funziona e a farne le spese purtroppo è una 78enne. La signora Maria acconsente a tutte le richieste dei truffatori pur di salvare la nipote e consegna tutti i risparmi e i gioielli di una vita per un valore complessivo di circa 10mila euro. I malviventi credono di averla fatta franca e si allontanano. Pochi istanti e dei due si perderebbero le tracce. I Carabinieri erano già a caccia di due individui. Diverse , infatti, le richieste al 112 da parte di cittadini che segnalavano tentativi di truffa. Segno che la campagna di sensibilizzazione sta funzionando. I Carabinieri raggiungono la vittima e raccolgono la descrizione dei 2 truffatori per poi tornare in strada e mettersi alla ricerca. La gazzella raggiunge la stazione Eav di Vico Equense e notano due ragazzi che combaciano perfettamente alla descrizione fornita dalla signora Maria. I due - si tratta del 22enne Alessandro Ferrigno e del 26enne Christian Bello, entrambi già noti alle forze dell'ordine - vengono bloccati e trasferiti in caserma. Perquisiti, sono trovati in possesso del denaro e dei gioielli della 78enne tra cui anche un fermacravatte in oro e la fede nuziale appartenuti in vita al caro marito. Il maltolto è stato restituito alla vittima. Gli arrestati sono stati trasferiti in carcere in attesa di giudizio. ANSA/CARABINIERI ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING NPK
La Costiera sorrentina si conferma meta preferita non solo dei turisti provenienti da tutto il mondo ma anche dei truffatori che entrano nelle case e nei cuori degli anziani per derubarli: lo dimostrano gli arresti - quattro in appena due giorni - messi a segno dai carabinieri della compagnia di Sorrento. L'ultimo a Vico Equense dove due uomini hanno consumato la truffa del "finto carabiniere": la storia del nipote arrestato, e che per il quale servono tanti soldi per liberarlo, funziona e a farne le spese purtroppo è una 78enne. La signora Maria acconsente a tutte le richieste dei truffatori pur di salvare la nipote e consegna tutti i risparmi e i gioielli di una vita per un valore complessivo di circa 10mila euro. I malviventi credono di averla fatta franca e si allontanano. Pochi istanti e dei due si perderebbero le tracce. I Carabinieri erano già a caccia di due individui. Diverse , infatti, le richieste al 112 da parte di cittadini che segnalavano tentativi di truffa. Segno che la campagna di sensibilizzazione sta funzionando. I Carabinieri raggiungono la vittima e raccolgono la descrizione dei 2 truffatori per poi tornare in strada e mettersi alla ricerca. La gazzella raggiunge la stazione Eav di Vico Equense e notano due ragazzi che combaciano perfettamente alla descrizione fornita dalla signora Maria. I due - si tratta del 22enne Alessandro Ferrigno e del 26enne Christian Bello, entrambi già noti alle forze dell'ordine - vengono bloccati e trasferiti in caserma. Perquisiti, sono trovati in possesso del denaro e dei gioielli della 78enne tra cui anche un fermacravatte in oro e la fede nuziale appartenuti in vita al caro marito. Il maltolto è stato restituito alla vittima. Gli arrestati sono stati trasferiti in carcere in attesa di giudizio. ANSA/CARABINIERI ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING NPK
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BOLZANO, 29 MAG - Due episodi di truffa telefonica si sono consumati ieri in Trentino, con un bottino complessivo di 17.000 euro sottratti a due vittime. Il primo caso si è verificato a Riva del Garda, dove una donna è caduta nella trappola del cosiddetto "spoofing": ha ricevuto un sms apparentemente inviato dal circuito bancario della sua carta di credito, che segnalava una presunta operazione sospetta. Invitata a contattare un numero telefonico, ha parlato con un sedicente operatore che, ottenute alcune informazioni, l'ha avvisata dell'imminente chiamata da parte delle forze dell'ordine. Poco dopo, la vittima ha ricevuto la telefonata di un falso maresciallo dei Carabinieri — il cui numero risultava però quello della caserma di Trento — che l'ha convinta a trasferire i risparmi su un altro conto "sicuro", con un bonifico istantaneo da 12.000 euro. Una volta effettuata l'operazione, la truffa si è materializzata. Il secondo episodio è avvenuto a Lavis, dove un'anziana di 84 anni è stata contattata da un uomo che si è finto medico dell'ospedale Santa Chiara, riferendole che la figlia era ricoverata in gravi condizioni e che servivano urgentemente 5.000 euro per le cure. A conferma della storia, una donna si è spacciata al telefono per la figlia, inducendo l'anziana a credere nella drammatica situazione. Poco dopo, un complice si è presentato a casa per ritirare il denaro in contanti. I Carabinieri rinnovano il loro invito alla massima prudenza e di chiamare il 112 nel dubbio, prima di assecondare qualsiasi richiesta di questo tipo.

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