Italia e Estero

Sindaco Udine, sbloccare aiuti medici per Gaza fermi a Tel Aviv

epa12275581 A photo taken while embedded with the Israeli Army shows damaged humanitarian aid on the Palestinian side of the Kerem Shalom border crossing, between the Gaza Strip and Israel, 31 July 2025. EPA/ATEF SAFADI
epa12275581 A photo taken while embedded with the Israeli Army shows damaged humanitarian aid on the Palestinian side of the Kerem Shalom border crossing, between the Gaza Strip and Israel, 31 July 2025. EPA/ATEF SAFADI
AA

TRIESTE, 01 AGO - Un appello "affinché vengano attivati con la massima urgenza canali umanitari dedicati, o corridoi prioritari, per l'approvvigionamento di equipaggiamento medico salvavita" a Gaza è stato lanciato dal sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, in una lettera inviata al Ministro degli Esteri, all'Ambasciatore Israeliano in Italia e al sindaco di Tel Aviv. De Toni fa riferimento in particolare alle decine di ventilatori pediatrici per i neonati di Gaza frutto di una donazione italiana fermi da mesi all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Apparecchiature del valore di circa 700mila euro prodotti da una azienda italiana e donati all'Unicef nei primi mesi del 2025. Impianti "indispensabili per i medici neonatali degli ospedali della Striscia" ma che "non possono venire utilizzati. Sappiamo le condizioni miserevoli in cui sta sopravvivendo, a stento, la popolazione di Gaza", scrive De Toni. Il sindaco ricorda le parole del Papa: "Si alza sempre più intenso al cielo [...] il pianto delle mamme e dei papà" nella Striscia di Gaza, che "stringono a sé i corpi senza vita dei bambini". De Toni ribadisce "l'accorato appello" del Pontefice "al cessate il fuoco, alla liberazione degli ostaggi, al rispetto integrale del diritto umanitario. Un diritto sancito a livello internazionale, dalla Convenzione di Ginevra su tutti". "Non si può fare finta di nulla - prosegue De Toni - Bloccare aiuti umanitari e in particolare dispositivi medici è una scelta che moltiplica morte e dolore". Infine, "Udine si è sempre schierata dalla parte della pace, per tutti". Per il sindaco "è il momento di intervenire" e chiede di adoperarsi "con ogni mezzo per lasciare che le apparecchiature mediche possano tornare a salvare bambini innocenti".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Argomenti