Italia e Estero

Si sono chiusi i seggi per le primarie: il Pd sceglie il nuovo segretario

Il ballottaggio è fra Stefano Bonaccini ed Elly Schlein. Il risultato dovrebbe arrivare dopo le 22
I candidati alla segreteria del Pd Stefano Bonaccini ed Elly Schlein negli studi di Sky Tg24 - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
I candidati alla segreteria del Pd Stefano Bonaccini ed Elly Schlein negli studi di Sky Tg24 - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
AA

Alle 20 è iniziato lo spoglio ai seggi delle primarie del Partito Democratico, iniziate stamattina alle 8 in 5.500 seggi in tutta Italia, di cui 115 a Brescia. Il ballottaggio per la segreteria dem è fra Stefano Bonaccini ed Elly Schlein, che erano risultati i più votati nella fase delle primarie riservata agli iscritti al partito e conclusasi il 19 febbraio.

I risultati del voto dovrebbero arrivare dopo le 22.

Secondo quanto riferito dalla presidente della Commissione Congresso, Silvia Roggiani, alle 13 avevano votato 598.121 elettori. Il segretario Enrico Letta prevede che venga «ampiamente» superato il milione.

Alle 21.15 i dati dei primi spogli indicano un testa a testa, ma con un vantaggio per Elly Schlein. In particolare, Schlein risulterebbe in testa in Lombardia e nelle grandi città.

A Milano su 304 seggi scrutinati Schlein è al 69% mentre Bonaccini al 31%. In particolare, a Milano città Schlein 72% e Stefano Bonaccini 28%, mentre nell'area metropolitana Schlein chiude al 65% e Bonaccini al 35%. Hanno votato quasi 70 mila persone. Trionfo di Schlein anche a Brescia, dove 18.320 votanti hanno scelto la candidata segretaria con il 60,71%.

Trionfo in Valle d'Aosta per Elly Schlein: ha ottenuto 736 voti rispetto ai 305 di Stefano Bonaccini. I dati sono definiti e sono relativi ai nove seggi allestiti sul territorio. I votanti sono stati 1.041, in calo rispetto ai circa 1.400 del 2019. Quattro le schede bianche. 

I profili

Stefano Bonaccini ha 56 anni ed è presidente dell’Emilia-Romagna dal 2014, mentre Elly Schlein ha 37 anni ed è deputata dallo scorso settembre (prima è stata la vicepresidente di Bonaccini in Emilia-Romagna per più di due anni e mezzo).

Il presidente dell'Emilia Romagna ha più volte detto di puntare sugli amministratori locali. La competitor punta invece su donne e giovani. Nella squadra che ha aiutato Bonaccini durante il congresso ci sono la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno, il sindaco di Firenze Dario Nardella, il senatore Alessandro Alfieri. Sono considerati papabili per un ruolo nel partito anche la sindaca di Ancona, Valeria Mancinelli, e il primo cittadino di Bari e presidente dell'Anci Antonio De Caro. Schlein ha scelto come portavoce della mozione il deputato Marco Furfaro. In squadra con lei ci sono anche le deputate Chiara Braga e Chiara Gribaudo, il deputato Marco Sarracino, oltre al senatore Francesco Boccia.

Difficile prevedere se Bonaccini e Schlein potranno convivere nelle stanze del Nazareno, come successo in quelle della Regione Emilia Romagna. I loro profili sono diversi. L'amministratore navigato lui, neo (re)iscritta lei, dopo essere uscita dal partito nel 2015, in polemica con la linea del segretario d'allora, Matteo Renzi.

La giornata dei due candidati

La giornata dei due candidati è iniziata alle urne. Bonaccini ha votato nella sua Campogalliano, in provincia di Modena. Poi, nel pomeriggio, si è spostato a Casalecchio di Reno, a 10 chilometri da Bologna, per attendere i risultati del voto. Per Schlein, gazebo a Bologna e, qualche ora più tardi, viaggio in treno fino a Roma, per seguire le fasi dello spoglio nel comitato allestito in un teatro, lo Spazio Diamante. 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia