Italia e Estero

Servono impianti per recuperare i pannolini

Al momento ce n'è uno solo, a Treviso, ma non basta a coprire il fabbisogno nazionale. Se ne è parlato a Ecomondo, a Rimini
Un pannolino per bambini
Un pannolino per bambini
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La tecnologia c'è ed è tutta italiana, il decreto legge anche e quindi la «chiamata all'azione» oggi è per i Comuni perché si dotino degli impianti per recuperare e non mandare a incenerimento o in discarica le 900.000 tonnellate l'anno di rifiuti che derivano dai pannolini e prodotti assorbenti

Questo il messaggio lanciato durante il workshop «L'economia è circolare se il cerchio si chiude» di Fater Smart, la business unit dedicata a ricerca, sviluppo e commercializzazione della tecnologia e del processo per il riciclo di prodotti assorbenti. 

Fater Smart presente a Ecomondo, la Fiera di Rimini dedicata alla «green economy» ha promosso una riflessione portando le testimonianze delle Regioni Marche e Abruzzo e con la partecipazione del presidente di Legambiente, Stefano Ciafani. La tecnologia della Fater Smart illustrata da Marcello Somma, direttore ricerca e sviluppo, permette direcuperare e non mandare a incenerimento o discarica ben 900.000 tonnellate l'anno di rifiuti di prodotti assorbenti. Rifiuti che ogni anno finiscono in discarica come rifiuti indifferenziati. In Italia, il primo impianto al mondo in grado di riciclare pannolini e trasformarli in nuovi oggetti come sedie, mollette di plastica, imballaggi industriali e nuovi materiali assorbenti, si trova in provincia di Treviso, è gestito dall'azienda di servizi ambientali Contarina ed è il frutto della tecnologia di Fater Smart, società parte del gruppo Fater Spa, la joint venture tra Procter & Gamble e gruppo Angelini che produce le linee Pampers, Lines e Tampax. 

L'impianto Fatersmart di Treviso però da solo non è sufficiente a coprire il fabbisogno nazionale. Un solo impianto infatti è in grado di processare fino a 10.000 tonnellate/anno di questa tipologia di rifiuti, che equivalgono alla necessità di una comunità di 1 milione di persone. Da 1 tonnellata di pannolini usati si ricavano 150 kg di cellulosa, 75 kg di plastica e 75 kg di polimero super assorbente.

 

 

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