Italia e Estero

Serbia, 16 minuti di silenzio per le 16 vittime di Novi Sad

epa12496852 A woman lights a candle in front of the Novi Sad train station ahead of the commemoration in Novi Sad, Serbia, 01 November 2025. The student-led event marks the first anniversary of the railway station canopy collapse that killed 16 people, sparking widespread protests demanding political accountability. EPA/ANDREJ CUKIC
epa12496852 A woman lights a candle in front of the Novi Sad train station ahead of the commemoration in Novi Sad, Serbia, 01 November 2025. The student-led event marks the first anniversary of the railway station canopy collapse that killed 16 people, sparking widespread protests demanding political accountability. EPA/ANDREJ CUKIC
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BELGRADO, 01 NOV - Decine di migliaia di persone a Novi Sad e in tutta la Serbia hanno reso omaggio oggi alle 16 vittime del crollo di un anno fa alla stazione ferroviaria della città settentrionale. Alle 11.52, l'ora della sciagura, la folla immensa che partecipa alle commemorazioni a Novi Sad, ha osservato 16 minuti di silenzio in memoria delle 16 vittime. Analogo raccoglimento è stato osservato a Belgrado, Nis, Kragujevac e in decine di altre località grandi e piccole dove oggi si ricorda il primo anniversario della sciagura che ha scosso profondamente il Paese, dando il via al movimento di protesta degli studenti. Raduni e cerimonie commemorative si svolgono anche in altre città europee, negli Usa e altri luoghi ad opera delle comunità della diaspora serba. A Novi Sad la folla immensa, favorita dalla giornata di sole, assiste da stamane al programma delle commemorazioni, con l'intervento, davanti alla stazione teatro dell'incidente, di rappresentanti del movimento degli studenti, alcuni parenti e genitori delle vittime, docenti universitari, intellettuali, attori. Tante le denunce della corruzione dilagante a tutti i livelli della politica e dell'amministrazione, ritenuta all'origine del crollo della tettoia un anno fa, per l'incuria e la mancanza di controlli. A migliaia si fermano davanti all'edificio della stazione, deponendo fiori e accendendo lumini e candele. Tutto si svolge nella calma e nel silenzio, senza i cori, i fischi e gli slogan che hanno caratterizzato le manifestazioni di protesta di questi mesi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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