Italia e Estero

Selfie e sorrisi per il primo pranzo di Nathan nella nuova casa

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PALMOLI, 01 DIC - Selfie, sorrisi e pranzo con pasta fatta a mano preparata dal ristoratore Armando Carusi insieme con la figlia Leonora. Prima giornata nella nuova casa all'insegna della gioia quella trascorsa da Nathan Trevallion, il papà della 'famiglia nel bosco' che ieri è entrato per la prima volta nell'abitazione messa a disposizione gratuitamente dalla famiglia Carusi. Nathan è arrivato all'ora di pranzo ed ha trovato tutto pronto. Un gesto di stima quello della famiglia abruzzese che vive ad Ortona verso la coppia anglo-australiana che ha riempito il cuore di Nathan che, oggi, con maggiore serenità, attende la decisione dei giudici. "È stato un pranzo molto piacevole - afferma all'ANSA Leonora Carusi -. Mio padre ha preparato i pizzocheri fatti a mano e sono stati molti graditi. Si è dimostrato molto aperto alle migliorie per la casa e anche all'utilizzo di stufe elettriche durante le ore notturne, in caso di necessità, in alternativa ai camini. In questa società malata, capisco la sua intenzione e della moglie Catherine di voler far crescere i bambini in un ambiente naturale dove comunque socializzano. Loro filtrano un po' i contatti che possono avere ora. Penso sia il compito di un buon genitore". Leonora Carusi, chef nutrizionista che vive a Crecchio dove è impegnata per l'apertura di una fattoria didattica chiamata "Villaggio nel bosco", confida nel ritorno dei bambini entro una decina di giorni. "Era destino il nostro incontro - spiega -. Dallo scorso anno sono impegnata ad aprire questa struttura didattica dopo aver acquistato un pezzo di bosco che guarda caso ho chiamato villaggio nel bosco. E così dopo aver appreso la vicenda di Nathan, ho chiamato l'avvocato presentando la nostra proposta. Speravo che accettasse. Tutti ci auguriamo che i tre bambini possano tornare prima di Natale così da poterlo trascorrere tutti assieme davanti ad un altro pranzo". Armando Carusi non fa mistero dell'amicizia che si è creata con Nathan. "Più lo sento parlare, più mi piace - dice -. La sua scelta di vivere in campagna non è niente di eccezionale. Anche io l'ho vissuta. Quando sarà chiusa questa storia, lui verrà a darmi una mano con l'orto". Un'amicizia vera quella che si è ormai creata tra la famiglia Carusi e quella nel bosco di Palmoli basata su solidarietà ma anche supporto reciproco.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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