Sei morti nel rogo in Rsa a Milano, pm chiedono il processo per cinque

MILANO, 22 DIC - La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per cinque imputati, ossia tre vertici della cooperativa Proges, la stessa cooperativa, e la direttrice dell'epoca della Rsa 'Casa per coniugi', di proprietà del Comune e gestita da Proges, per il maxi rogo nella struttura dove, nella notte tra il 6 e il 7 luglio 2023, morirono sei anziani. Le accuse, come emerso dalla chiusura indagini dei mesi scorsi, sono omicidio colposo aggravato dalla violazione di norme per la prevenzione, incendio colposo e omissione colposa di cautele contro disastri o infortuni ed è contestata anche la responsabilità amministrativa a Proges. Le posizioni di due dirigenti comunali, invece, erano state stralciate per la richiesta di archiviazione. La richiesta di rinvio a giudizio riguarda, oltre alla cooperativa, la presidente di Proges Michela Bolondi, la vicepresidente Francesca Corotti e il dg Giancarlo Anghinolfi, e poi Claudia Zerletti, in qualità di direttrice della Rsa. Se l'impianto "di rilevazione incendi", rotto dal 2021, "fosse stato funzionante", avevano scritto gli ingegneri Davide Luraschi e Giovanni Cocchi incaricati dalla pm Maura Ripamonti, "l'allarme antincendio si sarebbe attivato in circa un minuto e mezzo dall'inizio della combustione" e "nei primi 4 minuti vi era possibilità di intervenire in relativa sicurezza". Invece, l'anziana che stava nella stanza dove è partito il fuoco (a causa della sigaretta fumata da un'altra anziana) "ha effettuato l'ultima chiamata" disperata di aiuto "ben sette minuti dopo la prima" in cui aveva dato "l'allarme". Se l'incendio "fosse stato estinto in quell'intervallo temporale, è probabile" che lei come gli altri "potessero essere" salvati. Le "uniche misure compensative" dell'allarme guasto, si legge nelle imputazioni, furono la "collocazione in diversi punti della struttura di trombette da azionare a mano, come allarme sonoro", di fatto inutilizzabili "perché saldamente fissate al muro".
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
