Segretaria associazione Coscioni, per Santi percorso doloroso

PERUGIA, 22 LUG - "Laura Santi è morta, dopo aver compiuto, con piena lucidità e consapevolezza, la scelta di ricorrere all'aiuto medico alla morte volontaria. L'ha fatto a casa sua, accanto a suo marito, dopo un percorso lungo, doloroso e ostacolato": a ricordarla così è Filomena Gallo, segretaria nazionale dell'associazione Luca Coscioni e avvocata che ha assistito Laura Santi nella battaglia giudiziaria per veder riconosciuto il suo diritto di accedere al suicidio assistito. "Laura era una donna straordinaria, una compagna di lotte, una consigliera dell'associazione Luca Coscioni, ma soprattutto era un'amica" afferma. "Ho avuto l'onore di difenderla - dice Filomena Gallo -, accompagnarla, in questo cammino durissimo, fatto di ritardi, rifiuti, ricorsi, esposti, udienze, diffide. Non ha mai chiesto privilegi: ha chiesto solo che fossero rispettati la sua scelta, il suo diritto all'autodeterminazione, un diritto riconosciuto dalla Carta costituzionale, e in particolare, la libertà di scegliere quando e come porre fine a una sofferenza divenuta per lei insostenibile. Laura aveva cure, assistenza, non era sola, era amata da suo marito e dai suoi amici. Dopo due anni e 8 mesi dalla prima richiesta alla sua Asl, dopo molti ricorsi in tribunale e azioni in sede penale e dopo essere intervenuta anche dinanzi alla Corte costituzionale, in un procedimento di legittimità sull'articolo 580 del codice penale così come in vigore oggi dopo la sentenza Cappato della stessa Corte, in riferimento al trattamento di sostegno vitale, il diritto di Laura è stato finalmente riconosciuto. Quella di Laura non è solo una vicenda privata, è un'azione con un profondo significato politico che serve da monito. È la prova che, in Italia, per esercitare un diritto già previsto si può essere costretti a ricorrere ai tribunali, ad anni di attesa, al peso enorme di dover giustificare fino allo stremo la propria volontà". "Oggi Laura non c'è più - dice la segretaria dell'associazione Coscioni -, ma ci ha lasciato un'eredità preziosa: continueremo a batterci perché la libertà di scelta nel fine vita sia una possibilità reale per chiunque la desideri in determinate condizioni, in piena consapevolezza, senza sofferenze aggiunte, senza solitudine. Laura stessa ci ha già indicato i primi appuntamenti: la raccolta firme sulla legge regionale 'Liberi subito' in Umbria, la legge nazionale di iniziativa popolare 'Eutanasia legale' come alternativa alla legge proposta dal Governo, il congresso dell'associazione Luca Coscioni il 4 e 5 ottobre nella sua Umbria, a Orvieto, la città di Luca Coscioni".
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