Seafuture, Pagni 'crediamo nel dialogo ma Israele non ci sarà'

LA SPEZIA, 23 SET - "Secondo me lasciare fuori, estromettere, escludere, non fa mai bene al dialogo e anzi aiuta solo una deriva estremista. A Seafuture mostriamo un'idea di democrazia, di pace e di libertà. Ma non ho evidenza di nessuna delegazione israeliana presente". Lo ha detto Cristiana Pagni, presidente di Italia Blue Growth, a margine della presentazione di Seafuture 2025, fiera internazionale della blue economy che si terrà alla Spezia dal 29 settembre al 2 ottobre. La manifestazione, con 70 delegazioni estere attese, ha una spiccata connotazione legata al settore Difesa e sicurezza, cosa che ha attirato le critiche delle associazioni pacifiste. "Quando abbiamo immaginato Seafuture, abbiamo messo al centro il mare in ogni sua forma - specifica Pagni -. Chiaramente un partner importante è la Marina Militare e la facciamo all'interno di una base navale dove da 150 anni si è messa in pratica un'idea di tecnologia dual use. Ricordo la vicenda di Guglielmo Marconi, le cui ricerche nel campo militare hanno avuto grande impatto in quello civile". Le aziende coinvolte sono arrivate a 370, di cui il 35% estere. "Ho lottato tantissimo per tenere Seafuture alla Spezia e sto ancora lottando perché, come si immaginerà, sono tante le regioni e le città che vorrebbero ospitarla. Abbiamo ascoltato oggi i rappresentanti delle nostre istituzioni che credono fermamente in questa manifestazione, così come ci abbiamo creduto noi organizzatori e questo è il presupposto per farla crescere", conclude Pagni.
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