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Sea Watch lascia Lampedusa, la Ong: «Noi andiamo avanti»

Al porto di Licata, l'imbarcazione resterà ancorata per consentire nuovi accertamenti e perquisizioni da parte dei Pm
Il logo di Sea Watch - Foto Markus Schreiber per The Associated Press © www.giornaledibrescia.it
Il logo di Sea Watch - Foto Markus Schreiber per The Associated Press © www.giornaledibrescia.it
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La Sea Watch ha lasciato il porto di Lampedusa per raggiungere Licata. A scortare la nave della Ong tedesca, che è sotto sequestro, le motovedette della Guardia di Finanza. Al porto di Licata, l'imbarcazione, battente bandiera olandese, resterà ancorata per consentire nuovi accertamenti e perquisizioni da parte dei Pm.

La nave è stata sequestrata nell'ambito del primo procedimento, quello per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, nel quale risulta iscritta nel registro degli indagati il comandante Carola Rackete

Entro questa sera arriverà la decisione del Gip del tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, sulla convalida dell'arresto della trentunenne tedesca per resistenza o violenza contro nave da guerra (codice della navigazione) e resistenza a pubblico ufficiale.

Nel frattempo, i responsabili della Sea Watch durante un conferenza stampa hanno assicurato: «Proseguiremo le operazioni di salvataggio in mare. Serve una soluzione politica in modo che situazioni del genere non tornino a ripetersi», ha detto il portavoce Ruben Neugebauren. Ed ha aggiunto: «Siamo molto delusi dal governo tedesco e dall'Europa».

 

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