Italia e Estero

Scontri al corteo per Cospito, denunce in varie città italiane

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TORINO, 22 APR - Tra i 75 anarchici e antagonisti indagati dalla Digos della questura di Torino, coordinata dalla procura del capoluogo piemontese e dai pm Paolo Scafi e Enzo Bucarelli, ci sono militanti di Roma, Milano, Livorno, Alessandria e Cuneo. Sono diciotto le misure cautelari, di cui due arresti domiciliari, mentre gli altri sono divieti o obblighi di dimora, per i reati di devastazione, violenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale. I fatti risalgono alla manifestazione nazionale anarchica in solidarietà ad Alfredo Cospito, a causa della sua detenzione in regime di 41 bis, svoltasi a Torino il 4 marzo 2023, quando circa mille anarchici hanno data vita a un corteo, non preavvisato, nel centro cittadino, nel corso del quale si sono verificati gravi disordini con lanci di bombe carta e corpi contundenti contro le forze dell'ordine e il danneggiamento diffuso di numerose vetrine di esercizi pubblici, banche, arredo urbano, monumenti, autovetture private, cagionando danni quantificati in oltre 630mila euro. Nella circostanza sono anche rimasti feriti agenti di polizia, di cui uno con prognosi di cento giorni. La mattina nel corso dell'arrivo a Torino dei numerosi manifestanti provenienti da diverse città italiane e straniere, erano stati organizzati controlli preventivi che avevano portato all'identificazione di 37 anarchici, trovati in possesso di numeroso materiale (caschi, maschere antigas, martelli, piedi di porco, frombole, bastoni, bombe carta, petardi, aste, scudi, coltelli, accette e materiale per travisarsi). Di questi 28 vennero poi denunciati per porto abusivo di oggetti atti ad offendere e resistenza a pubblico ufficiale.

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