Italia e Estero

Salute mentale, 300 richieste d'aiuto al giorno a Telefono Amico

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ROMA, 08 OTT - Sono circa 300 le persone che ogni giorno chiedono aiuto a Telefono Amico Italia, organizzazione di volontariato che da quasi 60 anni offre supporto con i suoi 600 operatori in 21 centri e che in occasione della Giornata mondiale della salute mentale del 10 ottobre ha diffuso una serie di dati. Tra i disagi segnalati dalle persone che hanno chiesto supporto emotivo emergono prevalentemente problemi economici (4726 segnalazioni, stabile rispetto anno precedente), violenza fisica, psicologica e sessuale (4290, +11% rispetto anno precedente), problemi lavorativi (3904, +11% rispetto anno precedente), invalidità (3788, +24% rispetto anno precedente), separazione/divorzio (3074, +3% rispetto anno precedente), dipendenze (2666, +6% rispetto anno precedente) e internet e social network (1019, +4% rispetto anno precedente). Gli ambiti che hanno avuto crescite più importanti sono autolesionismo (654 segnalazioni, +105 casi pari a +19%) e disturbi alimentari (860 segnalazioni, +134 casi pari a +18%). L'organizzazione, nell'ultimo anno, ha ricevuto complessivamente circa 110mila richieste d'aiuto: quasi 95mila sono arrivate attraverso il servizio telefonico (02 2327 2327), 13mila attraverso whatsapp Amico (numero 324 011 7252) e quasi 3mila via e-mail, attraverso la compilazione di un form anonimo sul sito www.telefonoamico.it. A scrivere su whatsapp Amico o alla e-mail sono in gran parte donne (Whatsapp 65%; mail 67%) e giovani. Tra chi scrive su Whatsapp il 27% ha tra i 26 e i 35 anni, il 21% tra i 19 e i 25 anni e il 17% tra i 36 e 45 anni. Tra chi usa la mail il 21% ha tra i 26 e 35 anni, il 19% tra i 19 e 25 anni e il 12,6% tra i 15 e i 18 anni. La linea telefonica è stata utilizzata in egual misura da donne e uomini, ma con differenze di età: hanno chiamato in prevalenza persone tra i 56 e 65 anni (25%), tra i 36 e 45 anni (21%) e tra i 46 e 55 (20%). "L'alto numero delle richieste di supporto è la prova concreta di un bisogno crescente di ascolto e sostegno emotivo", commenta la presidente di Telefono Amico Italia Cristina Rigon. "La maggior parte delle persone, il 60%, - ha sottolineato - ha chiamato per problematiche legate all'area del sé, come solitudine, disagio psicologico, tematiche esistenziali, malattia. Il 20% ha, invece, chiamato per problemi legati alle relazioni e il 7% per disagi legati alla sessualità. È necessario riconoscere l'ascolto come strumento di prevenzione e rafforzare la rete di supporto, affinché nessuno si senta più solo di fronte alla propria sofferenza".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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