Salis: il padre, 'è agitata, non tira buona aria'
CAGLIARI, 20 MAR - "Stiamo aspettando l'udienza del 28 per presentare l'istanza per i domiciliari. E abbiamo trovato una soluzione nel caso di accoglimento dell'istanza". Lo ha detto Roberto Salis, padre di Ilaria, l'insegnante e militante antifascista detenuta da oltre un anno in carcere in Ungheria, questa sera a Cagliari per una manifestazione di solidarietà per la figlia. "Ci sentiamo con Ilaria abbastanza frequentemente - ha detto Salis, originario proprio di Cagliari - le consentono di comunicare con il suoi contatti settanta minuti alla settimana. Ci sentiamo non dico quotidianamente, ma un giorno sì e uno no. È agitata perché non tira una buona aria viste le ultime dichiarazioni dei rappresentanti delle istituzioni ungheresi. Speriamo che ci sia un'evoluzione positiva il 28". Una manifestazione in pieno centro, in piazza Garibaldi per chiamare a raccolta tutta la città. L'hanno trascinato a Cagliari vecchi compagni di scuola ed ex professori del Siotto come Francesco Moi. In quella la III E del liceo c'era Pietro Pani, uno dei promotori del comitato che ha raccolto 40 associazioni. E, tra gli altri in quella classe c'era anche l'attore Pierfrancesco Loche. "I miei compagni si sono mobilitati e questo mi ha fatto molto piacere - ha detto ancora Roberto Salis - abbiamo bisogno dell'aiuto dell'opinione pubblica". In mattinata un incontro con la neopresidente della Regione, Alessandra Todde: "Si è mostrata molto gentile e disponibile: mobilitazione e solidarietà fanno sempre piacere".
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