Italia e Estero

Sacerdote italiano rapito in Nigeria, ore di apprensione

Don Maurizio Pallù è stato rapito da un gruppo di miliziani: la Farnesina è al lavoro per recuperare notizie
Soldati nigeriani (archivio)
Soldati nigeriani (archivio)
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Rapito in Nigeria da un gruppo di miliziani armati che lo ha bloccato mentre si stava recando da Calabar a Benin City, nel sud del Paese. Sono ore di apprensione per Maurizio Pallù, sacerdote della diocesi di Roma. 

Sulla vicenda è già allertata l'Unità di crisi della Farnesina, al lavoro come il gruppo antiterrorismo della Procura di Roma che ha avviato un'indagine. Il rapimento sarebbe avvenuto giovedì nel sud del paese, non lontano dalla città di Benin, dove il prete si stava recando insieme ad un piccolo gruppo di persone: il mezzo su cui stava viaggiando è stato bloccato da alcuni uomini armati, i suoi occupanti sono stati fatti scendere e derubati di tutti i loro averi e poi Pallù è stato portato via dai miliziani.

Nelle scorse settimane, sempre in Nigeria, un sacerdote locale era stato rapinato e ucciso.

«Papa Francesco è stato informato del sacerdote italiano rapito in Nigeria, don Maurizio Pallù, e sta pregando per lui», ha riferito il direttore della Sala stampa vaticana Greg Burke.

Pallù, 63 anni, è originario di Firenze dove ha iniziato il Cammino Neocatecumenale. La sua esperienza da missionario è iniziata come laico oltre trent'anni fa. Per 11 anni il sacerdote ha girato alcuni Paesi in varie parti del mondo. La decisione di entrare in seminario è arrivata nel 1988 presso la Redemptoris Mater di Roma. Proprio nella Capitale ha avuto due esperienze da cappellano per poi trasferirsi in Olanda ed in particolare nella diocesi della città di Haarlem. In Nigeria si è trasferito qualche tempo dopo e ha iniziato a lavorare nell'arcidiocesi di Abuja.

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