Rivolta Marassi: procura potrebbe contestare la devastazione

GENOVA, 09 GIU - Potrebbe essere contesta la devastazione, reato che prevede una pena fino a 15 anni, ai detenuti che la scorsa settimana hanno dato vita alla rivolta nel carcere di Marassi a Genova. Una protesta legata al mancato trasferimento di quattro carcerati che per due giorni hanno abusato e seviziato un compagno di cella di 18 anni. La procura di Genova sta valutando in queste ore se iscrivere come ipotesi di reato appunto la devastazione, la rivolta (reato introdotto con il decreto sicurezza) o il 'semplice' danneggiamento. Il pm Andrea Ranalli attende una relazione finale degli investigatori sui danni causati dai detenuti che nelle circa due ore di proteste hanno spaccato numerosi mobili, arredamenti e attrezzature elettroniche. Per quanto riguarda la violenza subita dal ragazzo continuano le indagini e nelle prossime ore ai quattro (due italiani e due egiziani) potrebbe essere contestato il reato di tortura e violenza sessuale aggravata. Il giovane li ha riconosciuti in foto nel corso dell'interrogatorio con il pm Luca Scorza Azzarà e ha ripercorso i due giorni in cui i quattro compagni di cella hanno abusato di lui. Ma oltre alla violenza la procura vuole accertare se vi siano state omissioni da parte degli agenti della polizia penitenziaria e dei vertici.
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