Rito esoterico prima di una rapina in villa, sette arresti

CATANIA, 03 OTT - Assalto violento per rapina in villa con minaccia di sequestro della figlia di 16 mesi a una coppia di Misterbianco. I rapinatori hanno minacciato l'uomo di tagliargli un dito se non avesse consegnato quanto aveva in casa. La rapina ha fruttato 116mila euro in contanti e 60mila in oggetti preziosi. E' l'episodio, avvenuto il 16 novembre 2024, su cui ha fatto luce la procura di Catania e che, grazie a indagini dei carabinieri, coordinate dal procuratore aggiunto Fabio Scavone, ha portato all'arresto di sette presunti componenti la banda (sei in carcere e uno ai domiciliari) che prima degli assalti si affidava a un rito ancestrale: uno di loro, un senegalese, praticava delle preghiere esoteriche e propiziatorie, affinché le rapine andassero a buon fine, ma che non hanno funzionato. Grazie alla visione di immagini di sistemi di videosorveglianza i carabinieri della compagnia Fontanarossa di Catania hanno ricostruito tutte le fasi dell'assalto partito in strada quando una finta pattuglia di Finanzieri, con lampeggianti e pettorine, ferma l'auto dell'imprenditore e lo porta via dicendo che devono perquisire la sua villa nell'ambito di indagini su inesistente traffico di armi. Una volta arrivati a casa i rapinatori si svelano per quello che sono dei violenti banditi e picchiano l'imprenditore minacciando sua moglie e la loro figlia di 16 mesi. La vittima consegna loro 16 mila euro e preziosi per un valore di 60mila euro. Ma i rapinatori sanno, evidentemente che l'uomo ha in un altro appartamento altro denaro, e passano alla minaccia del sequestro della bambina e di amputare con una cesoia un dito alla mano sinistra dell'imprenditore che cede e consegna loro altri 100mila euro. L'uomo ha riportato diverse lesioni, compresa la frattura del setto nasale. Secondo la Procura di Catania, la banda aveva in programma almeno un'altra rapina che l'operazione dei carabinieri ha stroncato prima che venissero mese in atto.
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