Italia e Estero

Rilasciato il sacerdote veneziano fermato a Tel Aviv

epa12196034 A view of Ben Gurion Airport in Tel Aviv, Israel, 25 June 2025. The airport resumed full operations following a ceasefire between Israel and Iran, which took effect after 12 days of cross-border strikes that began on 13 June as part of Operation 'Rising Lion'. EPA/ABIR SULTAN
epa12196034 A view of Ben Gurion Airport in Tel Aviv, Israel, 25 June 2025. The airport resumed full operations following a ceasefire between Israel and Iran, which took effect after 12 days of cross-border strikes that began on 13 June as part of Operation 'Rising Lion'. EPA/ABIR SULTAN
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VENEZIA, 12 AGO - "Sono libero! Mi hanno fatto uscire ora. Restituito cellulare e valigia. Tutto bene. Aspetto che se ne vadano le ultime mie due guardie per scrivervi queste righe. Volo per la Grecia stanotte". Lo scrive sui propri profili social don Nandino Capovilla, il sacerdote veneziano che era stato bloccato all'aeroporto di Tel Aviv per un "diniego di ingresso". "Basta una riga - prosegue il post di Capovilla - per dire che sto bene, mentre le altre vanno usate per chiedere sanzioni allo Stato che tra i suoi 'errori' bombarda moschee e chiese mentre i suoi orrori si continua a fingere che siano solo esagerazioni. Non autorizzo nessun giornalista a intervistarmi sulle mie sette ore di detenzione se non scrivono del popolo che da settant'anni è prigioniero sulla sua terra", conclude.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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