Italia e Estero

Renzi, sui dazi non è un accordo ma resa incondizionata dell'Ue

Matteo Renzi interviene, durante la votazione per la riforma della separazione della carriere della Magistratura ed il disegno di legge che introduce il reato di femminicidio. Roma 22 luglio 2025. ANSA / FEDERICO PERRUOLO
Matteo Renzi interviene, durante la votazione per la riforma della separazione della carriere della Magistratura ed il disegno di legge che introduce il reato di femminicidio. Roma 22 luglio 2025. ANSA / FEDERICO PERRUOLO
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ROMA, 28 LUG - "L'accordo tra Stati Uniti ed Europa sui dazi non è un accordo: è la resa incondizionata dell'Europa al sovranismo di Trump. La verità è che i sovranisti fanno male al mondo. E se oggi il governo americano festeggia, accordi coloniali di questo genere porteranno sul medio periodo gli Stati Uniti a perdere la propria forza morale ed economica. Con il piano Marshall l'America ha guidato il mondo per decenni, con le tariffe l'America fa del male innanzitutto ai propri alleati europei". Lo scrive nella sua Enews, il leader di Iv Matteo Renzi. "Il sovranismo - prosegue - fa male all'Italia, fa male all'economia, fa male alla libertà. E sul medio periodo persino agli americani. Per uno come me, cresciuto con il mito degli Stati Uniti democratici di Kennedy e Clinton, è arrivato il momento di rimpiangere persino la destra di Ronald Reagan, i cui discorsi contro i dazi, non a caso, sono tornati di moda in queste settimane. La destra liberale e liberista non avrebbe mai potuto partorire un obbrobrio economico e giuridico come quello di queste ore. E la destra europea di Kohl, Chirac, Berlusconi, Aznar e ovviamente della Thatcher non avrebbe mai accettato un accordo del genere".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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