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Regione Puglia elabora modifiche all'Autonomia differenziata

Michele Emiliano predidente della Regione Puglia duranmte il suo discorso. Bari 29 11 2024 la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, hanno sottoscritto il documento, formalizzando un impegno che porterà alla regione risorse significative per un totale di 4,6 miliardi di euro. Bari 29 novembre 2024. ANSA/DONATO FASANO
Michele Emiliano predidente della Regione Puglia duranmte il suo discorso. Bari 29 11 2024 la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, hanno sottoscritto il documento, formalizzando un impegno che porterà alla regione risorse significative per un totale di 4,6 miliardi di euro. Bari 29 novembre 2024. ANSA/DONATO FASANO
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BARI, 11 AGO - La Regione Puglia è pronta a presentare alle Camere una proposta di modifica alla legge Calderoli sull'Autonomia differenziata. Il disegno di legge è stato licenziato oggi dalla giunta regionale su richiesta del presidente Michele Emiliano. "Con questo disegno di legge - spiega il presidente Emiliano - miriamo a realizzare la piena attuazione del modello costituzionale del federalismo fiscale 'cooperativo' quale condizione imprescindibile perché possano attribuirsi forme di autonomia differenziata". Nel ddl - spiega una nota della Regione - l'applicazione del regionalismo differenziato è subordinata alla previa piena operatività del fondo perequativo di cui all'articolo 119, comma 3, della Costituzione. Inoltre, "prevede l'eliminazione delle differenze inique volute da Calderoli tra materie Lep e materie non Lep: il quadro ridefinito dalla Corte Costituzionale delinea invece la necessità di tenere distinte non le materie ma le funzioni che attengono a prestazioni concernenti i diritti civili o sociali dalle altre". "La proposta - spiega ancora la nota - accoglie un altro punto fondamentale indicato dalla Corte: in virtù del principio di sussidiarietà, la richiesta di funzioni aggiuntive da parte delle Regioni deve essere motivata in termini di aumento dell'efficienza di sistema. Infine, di rilievo è anche la previsione che, prima dell'avvio del negoziato, il presidente del Consiglio dei Ministri, o il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie da lui delegato, trasmetta alla Conferenza permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano l'atto di iniziativa, così che le Regioni e le Province autonome, diverse da quella richiedente, possano presentare osservazioni di cui occorre tener conto nel corso del negoziato". Il disegno di legge è stato predisposto dai componenti esterni del gruppo di studio voluto da Emiliano, coordinato dal capo dell'avvocatura regionale Rossana Lanza, e composto dai magistrati amministrativi consiglieri Silvia Piemonte e Claudia Lattanzi e dai professori ordinari dell'Università degli Studi di Bari Cosimo Pietro Guarini, Pierdomenico Logroscino e Vitorocco Peragine.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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