Italia e Estero

#Ransomware, attacco hacker a livello globale

Anche l'Italia è stata colpita dall'attacco hacker che blocca i pc e chiede un riscatto in bitcoin
Dark web, il lato oscuro della rete -  © www.giornaledibrescia.it
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Pirati informatici all'attacco in almeno 99 Paesi secondo la Bbc: in computer in Gran Bretagna, Spagna, Portogallo, Cina, Stati Uniti, Russia, Vietnam, Taiwan e anche Italia è apparso un messaggio con cui si comunicava che il pc era stato preso in ostaggio con un virus detto «ransomware», e si chiedeva un riscatto in bitcoin, per l'equivalente di 300 dollari

Allarme da Europol che sta aiutando i Paesi. «L'attacco di #Ransomware - scrive su Twitter - è a livelli senza precedenti e richiede un'indagine internazionale». 

Renault ferma alcuni impianti in Francia per evitare la propagazione del virus, in Inghilterra è stata messa in difficoltà anche l'attività negli ospedali. 

Secondo esperti citati dal New York Times, si tratta di un virus che sfrutta delle vulnerabilità informatiche scoperte e sviluppate dalla Nsa, la Nationl Security Agency che nel 2013 è stata al centro dello scandalo internazionale innescato dalla talpa Edward Snowden. 

Ormai da tempo misteriosi hacker prendono «in ostaggio» computer e anche smartphone e, proprio come in un rapimento, chiedono ai malcapitati un riscatto, quasi sempre da pagare in bitcoin, la moneta virtuale che consente il possesso e il trasferimento anonimo online del denaro

Nel mondo ci sono oltre 100 famiglie diverse di virus di questo tipo che stanno aumentando vertiginosamente. Stando all'ultimo rapporto Verizon, il 'ransomwarè nell'ultimo anno ha fatto un balzo del 50% ed è la quinta tipologia di virus malevolo più comune al mondo, solo nel 2014 era al 22esimo posto. 

«La maggiore fetta dei ricavi del cybercrime deriva da tanti piccoli attacchi in cui persone normali pagano somme nell'ordine di 300-600 euro per riavere indietro i propri dati», dalle foto della vacanza ai progetti di lavoro, ha rilevato Gabriele Faggioli, responsabile scientifico dell'Osservatorio Information Security & Privacy del Politecnico di Milano e presidente del Clusit, l'associazione italiana per la sicurezza informatica.

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