Italia e Estero

Raciti, Cassazione annulla con rinvio risarcimento a istituzioni

L’ultra’ catanese Antonino Speziale appena uscito dal carcere di Messina Gazzi dopo aver scontato una pena detentiva di 8 anni e 8 mesi per omicidio preterintenzionale dell'ispettore capo di polizia Filippo Raciti, rimasto ferito mortalmente durante scontri allo stadio Angelo Massimino il 2 febbraio del 2007, mentre si giocava il derby calcistico tra Catania e Palermo. MESSINA, 15 dicembre 2020. ANSA/CARMELO IMBESI
L’ultra’ catanese Antonino Speziale appena uscito dal carcere di Messina Gazzi dopo aver scontato una pena detentiva di 8 anni e 8 mesi per omicidio preterintenzionale dell'ispettore capo di polizia Filippo Raciti, rimasto ferito mortalmente durante scontri allo stadio Angelo Massimino il 2 febbraio del 2007, mentre si giocava il derby calcistico tra Catania e Palermo. MESSINA, 15 dicembre 2020. ANSA/CARMELO IMBESI
AA

CATANIA, 03 LUG - La terza sezione Civile della Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza della Corte d'appello di Catania, emessa l'8 giugno del 2023, che aveva condannato a 100mila euro di risarcimento per danni d'immagine, in favore del ministero dell'Interno e della Presidenza del consiglio dei ministri, Antonino Filippo Speziale, condannato a otto anni di reclusione per l'omicidio preterintenzionale dell'ispettore di polizia Filippo Raciti, il 2 febbraio del 2007, negli scontri con ultra etnei fuori dallo stadio Massimino dove si disputava il derby col Palermo. La Suprema Corte, riconoscendo un difetto di motivazione, ha accolto la richiesta presentata dall'avvocato Giuseppe Lipera e ha cassato la decisione di secondo grado rinviando a un nuovo collegio. Contro la decisione della Corte d'appello di Catania aveva presentato ricorso, che è stato rigettato dalla Cassazione, anche l'avvocatura dello Stato che aveva chiesto il ripristino del danno patrimoniale stimato in primo grado in 15 milioni di euro, in concorso con Daniele Natale Micale, anche lui condannato per la morte di Raciti, che era stato cassato in secondo grado. Secondo la Cassazione "non è sufficiente la mera divulgazione delle immagini di un evento lesivo (riferendosi agli scontri degli ultras con le forze dell'ordine, ndr), ma è necessario dimostrare che da tale condotta sia derivato un effettivo pregiudizio all'immagine, intesa come reputazione" e ha sottolineato che "non è affatto detto che la visione di tali immagini abbia comportato discredito o una idea negativa dello Stato italiano e della sua capacità di reprimere le violenze". "La sentenza della Cassazione - afferma l'avvocato Giuseppe Lipera - segna un importante punto a favore di Antonino Speziale, annullando la condanna al risarcimento del danno all'immagine per le amministrazioni pubbliche e rinviando la questione alla Corte d'appello di Catania in diversa composizione anche per le spese del giudizio".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Argomenti