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Qualità dell'aria, in Piemonte il 2024 l'anno migliore

Una veduta della città di Torino vista dall'alto della Basilica di Superga. Torino 05 febbraio 2024 ANSA/TINO ROMANO
Una veduta della città di Torino vista dall'alto della Basilica di Superga. Torino 05 febbraio 2024 ANSA/TINO ROMANO
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TORINO, 03 GIU - Con 54 giorni di superamento dei limiti, contro i 66 del 2023, i 98 del 2022 e i 197 del 2005, nel 2024 in Piemonte le concentrazioni di micropolveri, in particolare pm10, sono state le più basse degli ultimi vent'anni e nei primi cinque mesi del 2025 i valori rispetto ai parametri di legge delle polveri sottili risultano essere i migliori degli ultimi anni. È quanto emerge dalla Relazione sullo stato dell'ambiente in Piemonte, presentata oggi dall'Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente) del Piemonte e dalla Regione. "Sono dati oggettivi - sottolinea l'assessore Matteo Marnati - che dimostrano come in questi vent'anni tutto sia migliorato: sul fronte della qualità dell'aria, siamo quasi al raggiungimento dei limiti di legge, così come sul tema dell'acqua, dove sono stati fatti tanti investimenti. Così come sui siti abbandonati contaminati - aggiunge - su cui stiamo migliorando gli aspetti normativi, ma stiamo facendo anche dei sistemi premianti affinché si possano fare investimenti in quelle aree e non in aree vergini. E poi il tema dei rifiuti - osserva -, dove con i nuovi piani che abbiamo fatto su raccolta differenziata e rifiuti speciali, abbiamo ottenuto 36 milioni dall'Europa per potenziare le filiere dell'economia circolare il Piemonte punta alla bioeconomia, all'economia circolare, utilizzando le innovazioni e le nuove tecnologie che abbiamo oggi a disposizione". Anche il direttore generale dell'Arpa Piemonte, Secondo Barbero, evidenzia il miglioramento della qualità dell'aria, "che dimostra l'efficacia delle misure di risanamento. Ma questo - sottolinea - non deve far abbassare la guardia, anche perché la direttiva europea che entrerà in vigore nel 2030 riduce i limiti attuali, quindi bisogna fin da subito partire per ridurre ulteriormente le emissioni. Per quel che riguarda il clima il rapporto dell'Arpa evidenzia che il 2024 è stato l'anno più caldo e umido della serie storica mentre relativamente ai siti contaminati, dei 2.109 censiti sul territorio regionale per 1.252 si sono concluse le attività di bonifica e 857 hanno procedimento in corso.

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