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Processo per femminicidio nel Pesarese, l'imputato 'non volevo uccidere, chiedo scusa'

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PESARO, 10 DIC - "Mi dispiace per quello che è successo, è stata una cosa involontaria. Chiedo scusa a tutti, non solo a mia moglie ma soprattutto ai miei figli. Era una cosa che non doveva succedere". Queste le parole pronunciate in aula questa mattina da Ezio Di Levrano davanti alla Corte d'Assise a Pesaro durante la prima udienza del processo per l'omicidio della moglie Ana Cristina Duarte Correia, la 38enne uccisa in casa a Saltara (provincia di Pesaro Urbino), con otto coltellate nella notte tra il 6 e il 7 settembre 2024, all'interno dell'abitazione dove si trovavano anche i tre figli che all'epoca avevano 6, 13 e 14 anni. Le dichiarazioni dell'imputato hanno suscitato la reazione della legale della parte offesa. "Le parole di Di Levrano sono il solito cliché. - ha dichiarato l'avvocatessa Francesca Grazia Conte, che assiste la madre di Cristina Duarte. - Fortunatamente il nostro ordinamento non riconosce come attenuanti gli stati emotivi e passionali". "Le parole della dell'imputato, a mio giudizio, - ha invece sottolineato il difensore, avvocato Salvatore Asole - mostrano chiaramente il suo pentimento per quello che è successo. Sono in linea con una frase pronunciata già i giorni immediatamente dopo l'omicidio, in sede di convalida dell'arresto. È estremamente pentito, ha chiesto scusa a tutti ed ha fiducia nella giustizia". "Attualmente - ha ricordato il legale di difesa - il capo di imputazione è di omicidio volontario senza premeditazione, aggravato dalla crudeltà, dai futili motivi, dal rapporto di coniugio e, un'ulteriore aggravante, di morte conseguente ai maltrattamenti. Vi è una questione giuridica da risolvere, come ha detto anche il pm, perché i maltrattamenti sono contestati anche quale reato autonomo e va deciso quale delle due sussiste. È un processo si giocherà tutto sulle aggravanti o se lui sarà meritevole di qualche attenuante che possono essere generiche o specifiche, se non addirittura prevalenti alle contestate aggravanti". La prossima udienza è fissata per il 28 gennaio 2026 con l'audizione di alcuni testimoni delle parti civili e dei testimoni della difesa. I restanti testimoni della parte civile e l'esame dell'imputato saranno sentiti il 25 febbraio; il 18 marzo è previsto invece l'inizio della discussione che proseguirà poi il 15 aprile e si concluderà il 13 maggio per eventuali repliche e sentenza.

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