Positivo all'alcol ma prendeva antitumorali, automobilista assolto

BOLOGNA, 18 DIC - I farmaci antitumorali che stava assumendo hanno inciso sulla misurazione fatta con l'alcol test, inficiandone il risultato. Per questo motivo un automobilista trovato alla guida con un tasso alcolemico elevato, oltre 1,6 grammi/litro, in provincia di Bologna, è stato assolto perché il fatto non sussiste. Nel decidere, il gip ha tenuto conto degli elementi prodotti dalla difesa, gli avvocati Savino Lupo e Roberta Zerbinati, tra cui una consulenza tossicologica. Anche la Procura aveva chiesto l'assoluzione, nel processo in abbreviato. L'uomo era stato fermato nei mesi scorsi nella zona di Ozzano Emilia dai carabinieri, verso le due di notte, dopo essere stato a una partita di calcio con gli amici. A seguito del test con l'etilometro, visti i valori elevati, oltre alla denuncia erano scattati il ritiro della patente e il fermo amministrativo dell'auto. Ma nel corso del giudizio, evidenzia la sentenza, è stato dimostrato che l'imputato era affetto da una malattia ematologica che aveva richiesto un anno di chemioterapia e un trapianto di staminali per il quale, al momento del controllo, l'uomo assumeva ancora un'importante terapia farmacologica giornaliera. La difesa ha spiegato che, come sottolineato dalla consulenza, la somministrazione di più farmaci si è riversata sul fegato, causando l'alterazione del meccanismo di metabolizzazione dell'alcol che era andato ad accumularsi, senza essere smaltito. Da questo deriva l'inattendibilità del dato rilevato dall'alcol test, non rappresentativo dell'eventuale stato di alterazione cui l'automobilista si trovava. Impossibile dunque accertare le effettive concentrazioni di etanolo nel sangue e il momento di assunzione. Pertanto, sentenza assolutoria perché il fatto non sussiste.
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