Italia e Estero

Portare un animale dal veterinario ai tempi del virus? Ecco come

L'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani ricorda come comportarsi nei casi in cui i nostri amici a 4 zampe abbiano bisogno di cure
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«Le cure veterinarie rientrano fra gli spostamenti consentiti», ma «non recatevi dal vostro veterinario senza averlo prima contattato telefonicamente». E se si hanno sintomi influenzali, è bene «non toccare gli animali».

A ricordarlo, alla luce della prima settimana di attuazione delle misure anti-contagio su scala nazionale, l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (Anmvi). Le strutture veterinarie italiane, ricorda il presidente Anmvi Marco Melosi, «stanno attuando misure di prevenzione e di protezione rafforzate e rigorose».

Per la sicurezza dei professionisti, dei clienti e degli animali, vengono applicate, infatti, misure rafforzate di igiene, di sanificazione, limitazione degli accessi e distanziamento sociale. Bisogna pertanto attenersi a giuste precauzioni.

Innanzitutto non presentarsi senza aver prima contattato il veterinario telefonicamente, che «valuterà le prestazioni urgenti non differibili e quelle differibili, evitando spostamenti non necessari».

Convivere con un animale da compagnia, ricorda Anmvi, non è fonte di alcun rischio. Non ci sono prove che abbiano un ruolo nella diffusione di Coronavirus o che si ammalino di Covid-19.

Inoltre, «l’Istituto Superiore di Sanità ha dichiarato che gli animali da compagnia possono convivere con l’ambiente familiare in caso di positività umana o isolamento domiciliare». Tuttavia, «se si è ammalati, anche di normale influenza stagionale, non toccate, non tenete in braccio e non baciate gli animali».

Quanto al resto, vanno accuditi regolarmente secondo le ordinarie regole di mantenimento, nutrizione e igiene. È consentito uscire per le esigenze fisiologiche del cane e per l’acquisto di alimenti per animali da compagnia.

 

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