Italia e Estero

Polizia sventa truffa da un milione di euro ad azienda Veronese

Un fermo immagine dell'operazione congiunta di Polizia e Carabinieri che ha portato alla fine della latitanza di Gianni Siciliano, classe 1982, originario della provincia di Cosenza e considerato un vero e proprio "re delle truffe online" a Fiumicino, 6 luglio 2019. ANSA/POLIZIA CARABINIERI EDITORIAL USE ONLY NO SALES
Un fermo immagine dell'operazione congiunta di Polizia e Carabinieri che ha portato alla fine della latitanza di Gianni Siciliano, classe 1982, originario della provincia di Cosenza e considerato un vero e proprio "re delle truffe online" a Fiumicino, 6 luglio 2019. ANSA/POLIZIA CARABINIERI EDITORIAL USE ONLY NO SALES
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VERONA, 20 APR - La polizia Postale di Verona ha sventato una truffa da un milione di euro, attraverso la rete, ad un'azienda veronese dopo la denuncia dell'ad della società. Secondo quanto si è appreso i truffatori si erano inseriti nell'organigramma della società e spacciandosi per l'amministratore delegato hanno inviato all'ufficio contabile la richiesta di pagamento di una fattura da un milione di euro verso un conto corrente estero e diverso da quelli verso i quali si operava solitamente. Lo staff dell'ufficio contabile della società era infatti convinto di parlare con l'ad, ma, ad una verifica, quest'ultimo ha negato qualsiasi intervento e si è rivolto alla polizia Postale che ha così attivato, tramite il Servizio centrale, i canali internazionali di cooperazione di polizia attraverso l'Unità di Informazione Finanziaria della Banca d'Italia riuscendo a bloccare la transazione e restituendo l'ingente somma di denaro prima dell'effettivo trasferimento verso conti esteri. Questo tipo di truffa, nella quale emerge il ruolo dell'ad, è tra gli attacchi informatici più pericolosi per le imprese, che possono procurare danni non solo economici ma anche reputazionali nei confronti delle società e dei dirigenti coinvolti. Nell'ultimo periodo sono stati vari i casi nel Veneto, ultima un'azienda Godega di Sant'Urbano (Treviso) già colpita nei mesi scorsi.

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