Pistoia capitale del libro 2026, strumento innovazione

(di Laura Valentini) ROMA, 24 OTT - E' Pistoia la Capitale italiana del libro 2026. L'annuncio è stato dato dal Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, alla presenza della Giuria di esperti che gli ha consegnato il verdetto in busta chiusa nella cerimonia che ha avuto luogo al ministero. La città toscana ha avuto la meglio sugli altri comuni finalisti, ovvero Carmagnola (Torino), Perugia, Nardò (Lecce), Tito (Potenza) con il progetto "Pistoia: l'avventura del leggere, il coraggio di costruire il futuro" votato dall'unanimità dalla commissione selezionatrice presieduta da Adriano Monti Buzzetti Colella: nella motivazione la giuria composta anche da Flavia Maraston, Fulvia Toscano, Ugo Berti Arnoaldi Veli e Carlo Puca l'ha definito eccellente spiegando che si distingue "per ricchezza e qualità delle proposte" con un programma che prevede 1500 iniziative distribuite lungo tutto l'anno. "Essere Capitale Italiana del Libro non significa soltanto promuovere la lettura o celebrare il libro come oggetto, ma - ha affermato Giuli - riconoscerne la forza simbolica: quella di unire le persone, di creare legami, di alimentare la coscienza civile". E, ancora, "essere 'capitale' significa farsi guida, rappresentare la testa di un corpo sociale vivo, fatto di comunità, di relazioni, di parola condivisa". Con questa settima edizione, "nel segno del Piano Olivetti per la Cultura, vogliamo che le istituzioni continuino a illuminare le geografie materiali e immateriali del nostro Paese, dando voce ai territori, alle idee e alla bellezza che ogni giorno l'Italia sa reinventare. Arrendersi alla forza della lettura, oggi, è la più bella delle vittorie". Nel suo intervento, introdotto da Paola Passarelli, Direttrice Generale delle Biblioteche e degli Istituti Culturali del Ministero, che aveva affermato come il ministro "si è speso per i libri", Giuli sorridendo ha rettificato il verbo dicendo "ho speso" per i libri, con evidente riferimento ai fondi stanziati per l'acquisto di libri da parte delle biblioteche pubbliche, 30 milioni di euro, già messi a bando, a cui si aggiungeranno altri 30 milioni di euro per il settore. Proprio in relazione alla rete di comunità che la lettura puo' rendere possibile al di là dei luoghi canonici, dal presidente della giuria è giunto l'auspicio che nel prossimo futuro insieme alla città vincitrice "anche le finaliste possano salire idealmente su questo podio con un riconoscimento all'eccellenza del lavoro fatto in modo da rendere questo giudizio spendibile". Intanto a Pistoia c'è l'impegno a "lavorare a testa bassa" in vista del 2026 come afferma il sindaco Alessandro Tomasi. "Siamo onorati e saremo all'altezza del compito che ci è stato affidato" ha proseguito. Per Tomasi le aspettative per il prossimo anno sono quelle di "migliorare ancora di più tutto quello che Pistoia offre per la cultura, ma anche di creare nuove occasioni e nuovi luoghi che rimangano poi sul territorio, anche al di là dell'anno in cui la città riveste il ruolo di capitale del libro, ma soprattutto di avvicinare sempre di più i cittadini alla lettura e alla cultura e fare in modo che questi luoghi di cultura siano sempre più luoghi di aggregazione". Alla base del dossier presentato dal comune di Pistoia - che verrà finanziato con 500.000 euro dal Dipartimento per le attività culturali - figura la visione della lettura quale avventura collettiva identificata "come volano di crescita, riscatto e speranza, come centralità dell'identità della città e del suo futuro". Pistoia e la sua comunità si aprono alla sfida contemporanea di trasformare il libro, come si legge nel dossier, in uno strumento di: cambiamento sociale; rigenerazione urbana; inclusione; innovazione. Oltre a mostre tematiche ("Tracce nei libri", "Lost in translation") nel programma di Pistoia tante le iniziative originali come il "Librobus", il "Prestito a domicilio", il progetto "Nati sotto il segno dei libri" , "Regala un libro, ricevi un libro", fino a "Liste nozze in libreria".
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