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'Piano Netanyahu, operazione di 4-5 mesi,1 milione di sfollati'

epa12286054 Tents of internally displaced Palestinians in Al Mawasi, Gaza Strip, as seen from a German Air Force plane airdropping humanitarian aid, 06 August 2025. Two planes were scheduled to take off from Jordan on 06 August to release approximately 22 tons of humanitarian aid over Gaza, bringing the total to over 90 tons dropped by Germany across several flights so far, as part of an ongoing multi-country aid effort expected to continue for another three weeks, the German chancellor announced. EPA/SIMA DIAB
epa12286054 Tents of internally displaced Palestinians in Al Mawasi, Gaza Strip, as seen from a German Air Force plane airdropping humanitarian aid, 06 August 2025. Two planes were scheduled to take off from Jordan on 06 August to release approximately 22 tons of humanitarian aid over Gaza, bringing the total to over 90 tons dropped by Germany across several flights so far, as part of an ongoing multi-country aid effort expected to continue for another three weeks, the German chancellor announced. EPA/SIMA DIAB
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TEL AVIV, 07 AGO - In vista della riunione del gabinetto di sicurezza previsto alle 18 (le 17 ora italiana) a Gerusalemme in cui verrà discussa l'eventuale occupazione della Striscia, trapelano i dettagli del 'piano Netanyahu' da fonti qualificate. Channel 12 riporta che la conquista dell'enclave prevede un'attività militare graduale di 4-5 mesi: l'Idf inizierà con la presa di Gaza city. Gli abitanti, circa un milione di persone (metà dei residenti della Striscia), saranno evacuati. Operazione logistica di primo livello che durerà settimane in cui saranno costruite infrastrutture temporanee per gli sfollati con l'ingresso di grandi quantità di aiuti. I preparativi - riferisce Channel 12 - includono ospedali temporanei, complessi di tende o container abitativi. Per affrontare il problema della fame a Gaza, l'amministrazione Trump prevede di aumentare il numero dei centri di distribuzione alimentare da 4 a 16 con il presidente che intende destinare circa un miliardo di dollari, finanziato in parte dagli Stati Uniti e in parte da altri Paesi. I fondi permetteranno la creazione di nuovi centri di distribuzione nel centro della Striscia, con l'obiettivo di separare l'assistenza umanitaria dai meccanismi di Hamas e garantire una distribuzione diretta alla popolazione. Parallelamente, sarà discusso anche il progetto di annessione del cosiddetto "perimetro" - la fascia di sicurezza che Israele controlla dall'inizio del conflitto - adiacente alla barriera di confine. Secondo indiscrezioni, il governo valuta la possibilità di rendere questo controllo permanente.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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