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Pentagono dichiara guerra alla barba, 'al massimo per un anno'

epa12325500 US soldiers from the 11th Engineer Battalion with the 2nd Infantry Combined Division conduct a combined wet gap crossing exercise with the 7th Engineer Brigade, 7th Corps of the South Korean Army, as part of the Ulchi Freedom Shield 25 in Yeoju-gun, 100 km south of Seoul, Gyeonggi province, South Korea, 27 August 2025. The Ulchi Freedom Shield (UFS) is a joint drill between South Korean and US military forces running from 18 to 28 August. EPA/JEON HEON-KYUN
epa12325500 US soldiers from the 11th Engineer Battalion with the 2nd Infantry Combined Division conduct a combined wet gap crossing exercise with the 7th Engineer Brigade, 7th Corps of the South Korean Army, as part of the Ulchi Freedom Shield 25 in Yeoju-gun, 100 km south of Seoul, Gyeonggi province, South Korea, 27 August 2025. The Ulchi Freedom Shield (UFS) is a joint drill between South Korean and US military forces running from 18 to 28 August. EPA/JEON HEON-KYUN
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NEW YORK, 17 SET - Il Pentagono dichiara guerra alla barba, lasciando i baffi nel limbo dell'incertezza. Il ministro della Difesa Pete Hegseth ha stabilito che i militari che necessitano di un'esenzione dal radersi per più di 12 mesi saranno congedati d'ufficio. Una direttiva che si applica a tutte le forze armate e che si inserisce in una fase di inasprimento delle "regole sull'aspetto". "Il dipartimento della guerra deve rimanere vigile nel mantenere gli standard di cura che sono alla base dell'ethos del guerriero", ha scritto Hegseth in una nota. Gran parte delle esenzioni dalla rasatura - una politica che esiste da decenni - riguarda la 'pseudofolliculitis barbae', condizione che colpisce in modo sproporzionato gli uomini neri. I comandanti possono ancora concedere esenzioni dalla rasatura ai militari, ma ora dovranno presentarsi con un piano di cure mediche, ha affermato Hegseth. E i soldati che necessitano ancora di cure dopo un anno saranno esonerati dal servizio. La nota peraltro non specifica quali siano le cure che saranno offerte né chi ne sosterrà i costi, e non chiarisce il nodo baffi, né l'impatto su unità speciali o su reparti in climi artici dove radersi può essere rischioso.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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