Italia e Estero

Pd, Giuli che attacca le voci critiche è inqualificabile

Il saluto del Ministro della Cultura Alessandro Giuli in occasione della cerimonia di presentazione dei candidati ai Premi “David di Donatello” per l’anno 2025 (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
Il saluto del Ministro della Cultura Alessandro Giuli in occasione della cerimonia di presentazione dei candidati ai Premi “David di Donatello” per l’anno 2025 (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
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ROMA, 11 MAG - "Le dichiarazioni del ministro Giuli sono inqualificabili. I suoi attacchi a chi esprime dissenso sono indegni per chi dovrebbe rappresentare e tutelare le istituzioni culturali nell'interesse di tutti gli italiani. Ancora una volta, di fronte a critiche fondate e argomentate, il ministro preferisce rifugiarsi nel vittimismo, alzando un polverone mediatico per evitare il confronto nel merito. Nessuno ha insultato nessuno: sono state sollevate questioni reali, gravi e urgenti che meritano risposte, non denigrazione o controinformazione". Lo dichiarano i componenti del Partito Democratico in commissione Cultura della Camera.
"Il governo sta scientemente affossando l'industria audiovisiva italiana. Serve un confronto immediato, pubblico e trasparente. Chiediamo che il presidente della commissione Cultura, Federico Mollicone, calendarizzi senza ulteriori ritardi la proposta di legge Schlein sul cinema e avvii un dibattito sullo stato del cinema e dell'audiovisivo in Italia. Le voci del settore devono essere ascoltate in Parlamento, in piena libertà e senza timori di essere silenziate o delegittimate". "Non è accettabile - concludono - che ogni volta che si sollevano critiche di merito, si venga accusati di essere 'contro il Paese'. Il ministro Giuli la smetta con i piagnistei e metta da parte l'atteggiamento permaloso e vittimistico: cominci, per una volta, ad ascoltare davvero il mondo della cultura. È tempo che si comporti da ministro".

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