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Pakistan, 'risposta molto forte' se l'India punta a escalation

epa12064216 An Indian paramilitary soldier checks a vehicle at a temporary checkpoint during a surprise search operation in Srinagar, Kashmir, India, 30 April 2025. Security has been intensified in Indian Kashmir after 26 people were killed on 22 April, after gunmen opened fire on a group of tourists in the popular destination of Pahalgam, an incident regional authorities has described as the most serious attack on civilians in recent years. EPA/FAROOQ KHAN
epa12064216 An Indian paramilitary soldier checks a vehicle at a temporary checkpoint during a surprise search operation in Srinagar, Kashmir, India, 30 April 2025. Security has been intensified in Indian Kashmir after 26 people were killed on 22 April, after gunmen opened fire on a group of tourists in the popular destination of Pahalgam, an incident regional authorities has described as the most serious attack on civilians in recent years. EPA/FAROOQ KHAN
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ISLAMABAD, 30 APR - Il vice primo ministro e ministro degli Esteri pachistano, Muhammad Ishaq Dar, ha avvertito che qualsiasi tentativo da parte dell'India di far alzare la tensione dopo l'incidente di Pahalgam, nel Jammu e Kashmir amministrato dall'India, incontrerebbe una risposta "molto forte", sebbene il Pakistan stesso non abbia intenzione di avviare alcuno scontro. "Il Pakistan non sarà il primo a ricorrere a una manovra di escalation ma, se provocato, risponderà con forza", ha dichiarato Dar durante una conferenza stampa congiunta a Islamabad insieme al portavoce militare pachistano, il tenente generale Ahmed Sharif Chaudhry. Le tensioni tra i due vicini dotati di armi nucleari sono aumentate dopo l'attacco del 22 aprile a Pahalgam, che ha ucciso 26 persone. L'India ne ha attribuito la responsabilità al Pakistan, che ha categoricamente respinto l'accusa chiedendo un'indagine indipendente. Dar ha ribadito la condanna dell'attentato e che il Pakistan non ha nulla a che fare con esso. Ha aggiunto che il Pakistan, in quanto membro non permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ha aderito ad una ferma condanna dell'attacco in quella sede. Dar ha poi criticato la presunta decisione dell'India di sospendere il Trattato sulle acque dell'Indo, definendola "illegale e altamente irresponsabile". Ha avvertito in proposito che qualsiasi tentativo di deviare i flussi d'acqua sarebbe considerato "un atto di guerra" e un attacco diretto all'economia e alla popolazione pakistana. La nostra economia agricola dipende da questo trattato. Qualsiasi violazione dei suoi termini colpisce al cuore la cooperazione regionale e crea un precedente pericoloso", ha affermato Dar. IL capo dell'esercito Chaudhry ha affermato che l'esercito pakistano "ha completato tutti i preparativi per una risposta di ritorsione e che la nazione pakistana difenderà la propria sovranità e integrità a tutti i costi".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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