Italia e Estero

Padre Sempio a pm, 'quell'appunto per i soldi agli avvocati'

I genitori di Andrea Sempio lasciano la caserma della Guardia di Finanza di Pavia, dove sono stati sentiti per circa 7 ore come testimoni nell'ambito dell'indagine della procura di Brescia che vede indagato l'ex procuratore pavese Mario Venditti per corruzione in atti di giudiziari, 26 settembre 2025. ANSA/FEDERICA ZANIBONI
I genitori di Andrea Sempio lasciano la caserma della Guardia di Finanza di Pavia, dove sono stati sentiti per circa 7 ore come testimoni nell'ambito dell'indagine della procura di Brescia che vede indagato l'ex procuratore pavese Mario Venditti per corruzione in atti di giudiziari, 26 settembre 2025. ANSA/FEDERICA ZANIBONI
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MILANO, 10 OTT - "Dovrebbe essere una previsione di spesa che avevamo fatto noi in casa, su quanto avremmo dovuto pagare agli avvocati alla fine della faccenda". Così il padre di Andrea Sempio, Giuseppe, ha risposto agli investigatori della Gdf di Brescia e Pavia e ai carabinieri di Milano, sentito a verbale come teste il 26 settembre, facendo riferimento a quell'ormai noto appunto "Venditti gip archivia X 20.30 euro" venuto a galla nel caso Garlasco. "Avevamo stimato di fare questa spesa se si fosse arrivati all'archiviazione (...) noi pensavamo comunque di arrivare all'archiviazione", ha aggiunto nel verbale nell'inchiesta dei pm bresciani sull'ex procuratore di Pavia Mario Venditti, accusato di aver preso soldi per scagionare Andrea Sempio. Nella testimonianza il padre dell'indagato per l'omicidio di Chiara Poggi ripete più volte anche che quei prelievi di soldi in contanti, dopo i prestiti delle zie di Andrea, emersi dall'inchiesta, servivano a "pagare" gli avvocati, "eravamo in balia degli avvocati", spiega, "eravamo allo sbaraglio", date le accuse che pendevano sul giovane e le difficoltà finanziarie. A Giuseppe Sempio viene anche contestata nella deposizione, tra le altre cose, la nota intercettazione in cui diceva che bisognava "pagare quei signori lì". E lui ha messo a verbale: "Sicuramente intendevo gli avvocati (...) sono sicuro che mi riferivo agli avvocati". I legali, come ha raccontato, li pagavano in contanti, né "fatture" né "ricevute". Ha spiegato che in quel periodo del 2017 spesero "tra i cinquantacinquemila e i sessantamila euro" per gli avvocati. E agli investigatori che gli hanno chiesto se non gli fosse sembrato "strano" spendere così tanto, dato che si arrivò all'archiviazione in "tre mesi", Giuseppe Sempio ha risposto: "Lo so che sembra strano, ma è così. Noi eravamo nelle loro mani e non sapevamo una virgola di cosa facessero".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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