Omicidio del capo ultrà Boiocchi, Ferdico e altri offrono risarcimento alla famiglia

MILANO, 10 DIC - Centocinquantamila euro per la moglie e le tre figlie di Vittorio Boiocchi, lo storico capo ultrà interista ucciso a colpi di pistola nell'ottobre 2022 a Milano. È l'offerta di risarcimento proposta oggi, nella prima udienza in Corte d'Assise, da tre imputati, ossia Marco Ferdico, uno degli ormai ex capi della curva Nord nerazzurra, il padre Gianfranco e Pietro Andrea Simoncini, uno dei due presunti esecutori materiali. Nel processo sono imputati anche il collaboratore di giustizia Andrea Beretta, ex leader della curva nerazzurra, e Daniel D'Alessandro, colui che avrebbe sparato ma l'unico dei cinque imputati che non ha ammesso responsabilità nell'uccisione. Il legale della famiglia Boiocchi, parte civile, l'avvocato Marco Ventura, ha spiegato ai cronisti che la proposta risarcitoria degli imputati sarà valutata, ma ha giudicato al momento "incongrua la cifra" e ha chiarito che i famigliari vogliono rimanere parti civili nel processo per accertare la verità.
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