Italia e Estero

Omicidio Albi: in tre a giudizio in Corte d'Assise a Chieti

+++ATTENZIONE: IMMAGINI CRUENTE+++
Casco integrale sul volto, giacca nera, pantaloni più chiari, zaino sul petto, pistola in pugno. Prima i colpi dall'esterno del locale, attraverso la siepe, con cui ferisce le sue due vittime, sedute entrambe allo stesso lato del tavolo; dopo entra nel dehor, passando tra i vasi, e spara ancora, a distanza ravvicinata, mirando alla testa. Poi rovescia una sedia, prende le chiavi di un'automobile e uno o entrambi i telefoni cellulari e, infine, la fuga, mentre le vittime sono a terra e tutto attorno le persone sono nascoste sotto ai tavoli. Le immagini delle videocamere di sorveglianza descrivono l'agguato avvenuto ieri sera al Bar del Parco di Pescara, confermando come l'azione si sia svolta in meno di un minuto. Un agguato costato la vita a Walter Albi, architetto 66enne, mentre la seconda vittima, Luca Cavallito, 49 anni, è ricoverata in condizioni disperate in Rianimazione.
FERMO IMMAGINE
+++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++
+++ATTENZIONE: IMMAGINI CRUENTE+++ Casco integrale sul volto, giacca nera, pantaloni più chiari, zaino sul petto, pistola in pugno. Prima i colpi dall'esterno del locale, attraverso la siepe, con cui ferisce le sue due vittime, sedute entrambe allo stesso lato del tavolo; dopo entra nel dehor, passando tra i vasi, e spara ancora, a distanza ravvicinata, mirando alla testa. Poi rovescia una sedia, prende le chiavi di un'automobile e uno o entrambi i telefoni cellulari e, infine, la fuga, mentre le vittime sono a terra e tutto attorno le persone sono nascoste sotto ai tavoli. Le immagini delle videocamere di sorveglianza descrivono l'agguato avvenuto ieri sera al Bar del Parco di Pescara, confermando come l'azione si sia svolta in meno di un minuto. Un agguato costato la vita a Walter Albi, architetto 66enne, mentre la seconda vittima, Luca Cavallito, 49 anni, è ricoverata in condizioni disperate in Rianimazione. FERMO IMMAGINE +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++
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PESCARA, 01 FEB - Il Gup del Tribunale di Pescara Francesco Marino ha rinviato a giudizio tutti e tre gli indagati per l'omicidio dell'architetto pescarese Walter Albi e per il ferimento dell'ex calciatore Luca Cavallito, avvenuti in un agguato sulla Strada Parco a Pescara il primo agosto 2022: non ammissibili riti alternativi, per Cosimo Nobile, in qualità di presunto autore, Maurizio Longo presunto fiancheggiatore e Natale Ursino, presunto mandante. La prima udienza in Corte d'Assise a Chieti è stata fissata per il prossimo 29 marzo. Un processo sul quale pesa un impianto accusatorio costituito non solo da materiale probatorio, ma anche dalle rivelazioni di una delle parti offese, Luca Cavallito, sopravvissuto all'agguato. Il pomeriggio del primo agosto 2022 un uomo, casco in testa ed armato di pistola, si scagliò contro Albi e Cavallito seduti ad un tavolo del Bar del Parco, uccidendo il primo e ferendo in modo grave il secondo. Dalle indagini è emerso che l'agguato sarebbe stato ordinato da Natale Ursino, componente di una famiglia calabrese legata alla 'Ndrangheta, come punizione per un mancato impegno di trasportare un grosso quantitativo di cocaina dal Sud America via mare. La pistola utilizzata sarebbe quella rubata ad una guardia giurata nella rapina avvenuta qualche giorno prima al Centro Agrolimentare di Cepagatti e per la quale è attesa una sentenza il prossimo 6 febbraio. All'udienza era presente il pool di magistrati che ha coordinato le indagini, il procuratore capo Giuseppe Bellelli, il procuratore aggiunto Anna Rita Mantini ed il pm Andrea Di Giovanni. "Abbiamo chiesto, come da prassi, il non luogo a procedere per Cosimo Nobile - ha detto il legale Massimo Galasso - ma contiamo di dimostrare l'assoluta estraneità dai fatti in Corte d'Assise, per intanto siamo soddisfatti della decisione, da parte del Gup, di affidare la perizia sulle tante intercettazioni, così come da noi richiesto." "Il fatto che non siano state ordinate misure cautelari per il mio assistito - ha aggiunto il legale di Longo, Giancarlo De Marco - la dice lunga sul suo coinvolgimento in questa vicenda, siamo certi di poter ottenere l'assoluzione in Corte d'Assise".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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