Italia e Estero

Oltre 50 minori a nuoto da Marocco all'enclave spagnola di Ceuta

epa11633804 Members of the Moroccan national police forces patrol an area near a customs checkpoint along the land border from the Spanish enclave of Ceuta, in Fnideq, northern Morocco, 30 September 2024. The land border between Fnideq and Ceuta was stormed by hundreds of migrants on 15 September. Calls for another mass migration attempt on 30 September circulated on social media. EPA/JALAL MORCHIDI
epa11633804 Members of the Moroccan national police forces patrol an area near a customs checkpoint along the land border from the Spanish enclave of Ceuta, in Fnideq, northern Morocco, 30 September 2024. The land border between Fnideq and Ceuta was stormed by hundreds of migrants on 15 September. Calls for another mass migration attempt on 30 September circulated on social media. EPA/JALAL MORCHIDI
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ROMA, 27 LUG - Almeno 54 minori e circa 30 adulti hanno nuotato dal Marocco verso l'enclave nordafricana di Ceuta, con il mare agitato e con molta nebbia, secondo quanto riportato dall'emittente spagnola Rtve. In un video si vedono le imbarcazioni della Guardia Civil che effettuavano ripetuti tentativi di salvataggio per portare in salvo alcuni dei nuotatori, mentre altri raggiungevano a nuoto l'enclave. I minori, per lo più marocchini, sono stati trasferiti in centri di accoglienza temporanei a Ceuta, dove le autorità hanno chiesto aiuto al governo centrale per gestire gli ultimi arrivi. Il 26 agosto dello scorso anno, centinaia di migranti avevano approfittato di una fitta nebbia per raggiungere a nuoto Ceuta dal vicino Marocco, ha riferito la polizia locale. Le due enclavi di Ceuta e Melilla sono sporadicamente oggetto di ondate di tentativi di attraversamento da parte di migranti che cercano di raggiungere l'Europa. I cittadini marocchini trattenuti durante gli attraversamenti vengono immediatamente rimpatriati in Marocco, a meno che non siano minorenni o chiedano asilo. Le persone di altre nazionalità vengono portate in centri speciali dove trovano rifugio e vengono rilasciate dopo pochi giorni. Tre anni fa, almeno 23 persone morirono nella calca quando circa 2.000 migranti tentarono di entrare a Melilla, abbattendo la barriera di confine.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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