Italia e Estero

Ogni anno entrano in Messico almeno 250mila armi illegali

epa09601855 Mexican Army personnel destroy weapons handed over by people in Ciudad Juarez, in the state of Chihuahua, Mexico, 24 November 2021. The program to exchange firearms for money began this 24 November in the border city of Ciudad Juárez with the aim of removing weapons that could be used to generate violence or commit crimes. The program will conclude on 21 December and is promoted by the Municipal Government, the Trust for Citizen Competitiveness and Security (FICOSEC), the Secretary of National Defense (SEDENA) and the National Chamber of Commerce (CANACO). EPA/Luis Torres
epa09601855 Mexican Army personnel destroy weapons handed over by people in Ciudad Juarez, in the state of Chihuahua, Mexico, 24 November 2021. The program to exchange firearms for money began this 24 November in the border city of Ciudad Juárez with the aim of removing weapons that could be used to generate violence or commit crimes. The program will conclude on 21 December and is promoted by the Municipal Government, the Trust for Citizen Competitiveness and Security (FICOSEC), the Secretary of National Defense (SEDENA) and the National Chamber of Commerce (CANACO). EPA/Luis Torres
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CITTÀ DEL MESSICO, 05 MAG - Alejandro Celorio, ex consulente legale e membro del servizio estero messicano, ha dichiarato durante un simposio che ogni anno almeno 250.000 armi giungono illegalmente in Messico dagli Stati Uniti e finiscono nelle mani dei cartelli della droga. Partecipando a un evento all'Università Nazionale Autonoma del Messico, il funzionario ha osservato che se gli Usa non avessero leggi che garantiscono l'immunità giudiziaria ai produttori di armi, il Messico sarebbe un Paese più sicuro. "Le risorse stanziate negli ultimi 20 anni per rispondere alla violenza avrebbero potuto forse essere utilizzate per migliorare i settori dell'istruzione, dell'edilizia e della sanità", ha affermato. Nel 2021, il Messico ha intentato causa contro i principali produttori di armi statunitensi, sostenendo che le loro pratiche commerciali negligenti facilitano il traffico clandestino. Celorio ha affermato che è la prima volta che un governo straniero intraprende un'azione legale contro questo settore. "Siamo di fronte a un caso cruciale contro dieci aziende, ma abbiamo ritirato le accuse contro due di loro, una con sede in Austria (Glock) e un'altra in Italia (Beretta)". Il caso è attualmente in attesa della sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti, che si pronuncerà quest'anno.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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