Italia e Estero

Nove anni dal sisma, S.Pellegrino di Norcia fatica a rinascere

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PERUGIA, 23 AGO - Nove anni fa, il 24 agosto 2016, la prima grande scossa del terremoto che devastò il Centro Italia rase al suolo Amatrice, Accumoli e diversi borghi tra Lazio, Marche e Umbria. In quest'ultima regione i danni più gravi vennero registrati a San Pellegrino di Norcia, frazione a pochi chilometri dal capoluogo, allora ancora popolata e profondamente segnata dal sisma. Fu proprio qui che Papa Francesco, dopo aver visitato Amatrice e Accumoli, volle fermarsi per portare conforto agli abitanti. Oggi, a distanza di quasi un decennio, la ricostruzione in Umbria mostra un quadro a due velocità: più spedita nei centri principali, come Norcia stessa e Cascia, più lenta nelle frazioni e nei piccoli borghi. A raccontarlo è il sindaco della città di San Benedetto, Giuliano Boccanera, che ripercorre i passi compiuti e le difficoltà ancora aperte. "A San Pellegrino - spiega all'ANSA - siamo nella fase di avvio degli interventi: 11 aggregati sono già stati presentati su 42. Le criticità maggiori sono state legate alle proprietà, alle successioni e agli immobili su terreni gravati da uso civico, ma ora le pratiche stanno andando avanti". Il sindaco sottolinea come questa frazione, "che rappresenta uno dei luoghi più colpiti e simbolici del sisma", abbia pagato più di altre la complessità delle pratiche burocratiche e dei rapporti di proprietà. "Per la parte esterna - aggiunge - i lavori sono quasi terminati, ma il cuore del borgo, con i suoi aggregati più difficili, è quello che ha rallentato la ripartenza". "Oggi, però, possiamo dire che si intravede la fase operativa che porterà alla vera rinascita di San Pellegrino", sottolinea Boccanera. Diverso il discorso per Norcia capoluogo, dove la ricostruzione è molto avanzata. "La piazza, il corso e gran parte della città dentro le mura sono in fase di ultimazione - evidenzia il sindaco - Nel giro di un paio d'anni, esclusi alcuni edifici religiosi, il centro sarà completato". "La ricostruzione privata è partita e in tutte le frazioni i cantieri sono ormai numerosi - dice ancora - Credo che nel giro di 5-6 anni il 90% sarà concluso". Un'attenzione particolare resta su Castelluccio di Norcia, simbolo del sisma e della rinascita. Qui è in corso il complesso progetto della "piastra antisismica" su cui sorgeranno le nuove case. "I lavori sono stati approvati dal punto di vista esecutivo ed economico - conferma il sindaco - e dal 2028 le prime abitazioni torneranno a vivere su una base ingegneristica che garantirà maggiore sicurezza per il futuro". Resta intatto, però, il ricordo di quella notte. "Il 24 agosto 2016 - ricorda Boccanera - arrivai alle prime luci a San Pellegrino e vidi gli abitanti fuggire con le poche cose raccolte in fretta. Quelle immagini non le dimenticherò mai".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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