Italia e Estero

"Non possiamo gestirlo", scuola nega iscrizione a bimbo disabile

"Il Ministro Bianchi visita le scuole Elementari Carducci di Bologna per il primo giorno di scuola. Presente anche il presidente di regione Stefano Bonaccini" "Scuole Carducci Bologna/ 13 settembre 2021" ANSA/MAX CAVALLARI
"Il Ministro Bianchi visita le scuole Elementari Carducci di Bologna per il primo giorno di scuola. Presente anche il presidente di regione Stefano Bonaccini" "Scuole Carducci Bologna/ 13 settembre 2021" ANSA/MAX CAVALLARI
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NAPOLI, 08 OTT - Non possiamo riaccogliere suo figlio perché la scuola non sarebbe in grado di gestirlo in aula: è quanto si sono sentiti dire i genitori di un bimbo con disabilità del quartiere Vomero di Napoli a cui, secondo quanto viene reso noto dagli avvocati a cui si sono rivolti, sarebbe stato negato il rinnovo dell'iscrizione a un istituto linguistico. A denunciare la vicenda sono gli avvocati Angelo e Sergio Pisani: "Si tratta di un comportamento gravissimo, contrario ai più elementari principi di civiltà e alle norme sull'inclusione scolastica", dichiarano i legali. Gli avvocati fanno sapere che il diniego giunge dopo tre anni di regolare frequenza, durante i quali "il bambino ha sempre partecipato con serenità e profitto alle lezioni e ora sentirsi dire che la scuola non è in grado di accoglierlo solo perché disabile è una violenza morale e un atto discriminatorio inaccettabile nel 2025". La famiglia si è anche offerta di pagare un educatore di supporto ma, fanno sapere ancora i legali "la direzione avrebbe rifiutato anche tale proposta, senza alcuna motivazione logica o organizzativa, aggravando la lesione della dignità del minore e dei suoi familiari". Gli avvocati Angelo e Sergio Pisani annunciano che la vicenda sarà segnalata al Ministero dell'Istruzione e del Merito e all'Ufficio Scolastico Regionale per la Campania. Per Asia Maraucci, presidente de "La battaglia di Andrea", associazione che da anni si batte per i diritti dei disabili, il diniego si tradurrà "in un danno enorme per la formazione del bambino, per la sua socialità e la sua dignità. Bisogna agire subito e restituirgli il diritto di studiare e crescere come tutti gli altri bimbi".

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