Italia e Estero

No vax e no Green pass: perquisizioni anche a Brescia

Sono 29 le perquisizioni in tutta Italia. Il sistema ideato era finalizzato a reclutare, formare ed istigare gli attivisti più radicali
L'icona di Telegram
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Le indagini della Digos fiorentina, coordinate dalla procura di Firenze, a carico di appartenenti a sodalizi No Vax - No Green pass, hanno portato all'esecuzione di 5 perquisizioni a Firenze, Pisa, Brescia, Como e Viterbo, nei confronti, si spiega, di altrettante persone attive in rete e ricollegabili al movimento «V-V»(Voce di lotta non violenta per la libertà e i diritti umani).

In particolare le indagini, coordinate dalla Direzione centrale della polizia di prevenzione, hanno permesso di individuare un gruppo, formato da quasi 20.000 persone, attivo su alcune delle principali piattaforme social con oltre 50 fra pagine, gruppi, canali e chat. Fra questi, spiega la polizia, sono emerse responsabilità a carico dei perquisiti, a vario titolo di pagine o gruppi, i quali avevano creato un sistema compartimentato, attivo soprattutto su Telegram, formato da cerchi concentrici con crescenti livelli di sicurezza e divisione di ruoli, il tutto finalizzato a far sfociare il dissenso verso l'attuale piano di contenimento della pandemia in forme variabili di azioni delittuose da portarsi avanti sul territorio nazionale (associazione a delinquere finalizzata ad effettuare imbrattamenti e danneggiamenti).

Il sistema ideato era finalizzato a reclutare, formare ed istigare gli attivisti più radicali a portare avanti, con forme e metodologie diverse, azioni contro strutture o protagonisti dell'attuazione del piano vaccinale e, più in generale, del contenimento della pandemia.

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