Neonati morti in ospedale, l'assessore: 'Evitare speculazioni'

BOLZANO, 20 AGO - "Anche una settimana dopo la notizia della morte dei due neonati prematuri, la nostra profonda compassione va alle famiglie colpite in questo momento difficile". Lo afferma l'assessore alla Sanità della Provincia di Bolzano, Hubert Messner, esprimendo il proprio cordoglio per la morte di due bambini nel reparto di terapia intensiva neonatale dell'ospedale di Bolzano. "La cura dei neonati prematuri - aggiunge Messner - è una continua sfida in equilibrio precario, spesso tra la vita e la morte. So quanto siano delicate le decisioni in questo campo specialistico. Ogni intervento medico deve essere valutato con la massima cura, eppure non ci sono garanzie. In questo contesto, non ha senso parlare di errori o cercare immediatamente dei colpevoli". "Per i genitori, un parto prematuro come in questi due casi comporta già di per sé una grande sofferenza - aggiunge l'assessore - Fin dall'inizio ci si chiede se il bambino sopravviverà alle prime settimane di vita. Se questa lotta per la sopravvivenza viene persa, per i genitori colpiti si tratta di una perdita incommensurabile". "Ora è fondamentale attendere i risultati delle indagini in corso e agire sulla base delle conoscenze acquisite. Qualsiasi tipo di speculazione è fuori luogo - prosegue Messner - In qualità di medico e neonatologo, conosco bene l'alto livello di professionalità del personale che lavora nel reparto di terapia intensiva neonatale. Il team di neonatologia lotta ogni giorno con grande impegno e competenza per dare a ogni neonato prematuro la possibilità di vivere e svilupparsi". L'assessore sottolinea la complessità del compito di cura dei neonati prematuri: "Richiede la massima precisione medica e decisioni rapide in condizioni spesso difficili per questi piccoli pazienti molto vulnerabili. Proprio per questo motivo, in questi reparti vengono applicati e implementati rigorosi protocolli di sicurezza e igiene. Ma è anche chiaro che, purtroppo, non esiste mai una sicurezza al cento per cento".
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