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Nel carcere di Udine nasce un nuovo polo formativo

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UDINE, 31 LUG - È stato inaugurato oggi all'interno della casa circondariale di Udine un nuovo polo scolastico, formativo e lavorativo, ricavato dalla ristrutturazione dell'ex palazzina femminile. Un intervento, è stato spiegato, che rappresenta un tassello di un più ampio progetto di riqualificazione dell'istituto, che mira a garantire percorsi di reinserimento, migliorare la qualità della vita dei detenuti e creare un carcere "aperto" al territorio. La struttura, su due livelli, ospita al piano terra spazi per laboratori e sorveglianza, e al primo piano una biblioteca e tre locali dedicati alla formazione scolastica. Già operativa, da gennaio, anche una nuova sezione di semilibertà con 20 posti. In fase di realizzazione il teatro da 100 posti, accessibile anche alla comunità, la ristrutturazione del campo sportivo, della sala colloqui con area bambini, lo spostamento dell'infermeria al piano terra e nuovi locali per l'archivio, la socialità e la didattica universitaria.
 "Investire sul benessere, la formazione e la dignità delle persone detenute significa fare vera sicurezza - ha detto l'assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti - vogliamo portare avanti un progetto sulla lettura nelle carceri del Friuli Venezia Giulia, perché crediamo che cultura, formazione e lavoro siano strumenti di prevenzione e reinserimento fondamentali". Tra i presenti, oltre la direttrice Tiziana Paolini e il prefetto di Udine, Domenico Lione, anche il vicecapo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Massimo Parisi. "Udine è un modello: qui c'è una visione concreta di carcere inclusivo", ha detto Parisi che ha anche segnalato, tra le criticità "la mancanza di riferimenti esterni adeguati, che rischia di lasciare i detenuti, una volta fuori, senza orientamento e con alte probabilità di recidiva. È necessario rafforzare l'accompagnamento al reinserimento sociale, superando le difficoltà nel reperire risorse sul territorio, una sfida che riguarda non solo l'amministrazione penitenziaria ma l'intero sistema".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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