Italia e Estero

Morti sospette in Rsa, infermiere condannato all'ergastolo

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PERUGIA, 12 NOV - La Corte d'Assise d'Appello di Perugia ha condannato all'ergastolo Leopoldo Wick, ex infermiere della Rsa di Offida (Ascoli Piceno), 62 anni, accusato dalla Procura ascolana di otto omicidi volontari e quattro tentati omicidi ai danni di pazienti anziani ospiti della struttura sanitaria, tramite indebita somministrazione di farmaci, tra gennaio 2017 e febbraio 2019. Accolta dunque la richiesta della Procura generale che aveva sollecitato il massimo della pena. Il nuovo processo, celebrato davanti alla Corte d'Assise d'Appello di Perugia, è stato disposto dalla Corte di Cassazione che, nell'ottobre 2024, annullò la precedente sentenza assolutoria emessa dalla Corte d'Assise d'Appello di Ancona. Quest'ultima aveva in precedenza ribaltato la condanna all'ergastolo inflitta in primo grado dalla Corte d'Assise di Macerata. I giudici perugini sono rimasti nel solco della sentenza della Corte d'Assise di Macerata, condannando in solido imputato e responsabile civile al pagamento delle provvisionali riconosciute in primo grado alle parti civili (i familiari delle vittime), delle spese legali dei due gradi di appello e della Cassazione oltre alle pene accessorie. Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni. Scontato il ricorso in Cassazione da parte del collegio di difesa di Wick, composto dagli avvocati Francesco Voltattorni e Tommaso Pietropaolo, che nelle arringhe hanno definito il processo meramente indiziario, sostenendo l'assenza di prove contro il loro assistito. L'avvocato Gianfranco Iadecola, legale del responsabile civile Asur Marche, ha contestato l'utilizzabilità delle prove ematiche, rese invece ammissibili dalla sentenza della Cassazione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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