Morte Satnam, teste 'il capo mi disse: è morto dove lo butto?'

LATINA, 08 OTT - "È morto, dove lo butto?". Sarebbe questa la frase choc pronunciata da Antonello Lovato subito dopo l'incidente sul lavoro occorso nel giugno del 2024 a Satnam Singh, il bracciante indiano che perse la vita dopo che il suo datore di lavoro, oggi accusato di omicidio volontario con dolo eventuale, lo abbandonò senza un arto davanti casa, invece di chiamare i soccorsi. A riferire le parole del datore di lavoro è stato un testimone nel corso dell'ultima udienza del processo che si sta celebrando nel tribunale di Latina, un bracciante agricolo che lavorava in un'altra azienda e che non conosceva Satnam, ma che il giorno del suo incidente fu contattato da un lavoratore suo connazionale per fare da traduttore e chiedere a Lovato di chiamare un'ambulanza. "Mi disse che era successo un incidente - le parole pronunciate in tribunale dall'uomo -. Io gli dissi di stare calmo e di chiamare un'ambulanza. Ma lui continuava a dire che Satnam si era incastrato in una macchina ed era morto". Il bracciante si fece allora passare Antonello Lovato, dicendogli di chiamare un'ambulanza poiché Satnam non poteva essere già deceduto, ma quest'ultimo gli avrebbe risposto con la frase choc: "E' morto, aiutami, dove lo butto?", malgrado lui insistesse di chiamare i soccorsi: "Aveva paura, l'ho percepito dal suo tono di voce". Prima di lui, nella Corte d'Assise del palazzo di giustizia pontino, è stato ascoltato anche il medico legale Maria Cristina Setacci, la dottoressa che poi effettuò l'autopsia sul cadavere del bracciante indiano. "Un comportamento alternativo avrebbe potuto salvarlo", le sue parole: "La causa della morte è stata uno shock emorragico, causato dall'amputazione del braccio". Secondo il medico legale con un trasporto immediato in ospedale i sanitari avrebbero potuto bloccarlo in corso e re-infondere sangue, ma anche una cinghia stretta intorno al braccio amputato sarebbe potuta essere preziosa. Il processo è stato aggiornato al prossimo 2 dicembre per ascoltare altri testimoni.
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