Morta per sfuggire a rogo, a processo il 'crudele femminicidio'

MILANO, 02 DIC - La Procura di Milano ha chiesto il processo con rito immediato, saltando la fase dell'udienza preliminare, per Michael Pereira, 45 anni, in carcere per il femminicidio di Sueli Leal Barbosa, 48 anni, che morì nella notte tra il 4 e il 5 giugno precipitando dalla balaustra della porta finestra del suo appartamento al quarto piano, in viale Abbruzzi, dopo che l'uomo aveva volontariamente, per l'accusa, provocato un incendio nell'abitazione, chiudendo la porta dall'esterno e trasformandola in una "trappola" da cui lei non poteva uscire. Le indagini della Squadra mobile della Polizia, della Polizia scientifica e dei Vigili del Fuoco, coordinate dall'aggiunta Letizia Mannella e dalle pm Alessia Menegazzo e Maura Ripamonti, hanno accertato che il 45enne, verso mezzanotte e 45 minuti, ha sparso "sostanze acceleranti", come dei "solventi", nella stanza da letto, in cucina e nel soggiorno. Poi ha appiccato l'incendio ed è uscito chiudendo la porta dall'esterno. In un disperato tentativo di salvarsi la donna si è affacciata alla porta finestra della camera da letto, "chiedendo aiuto" e "mettendosi a cavallo della balaustra". Dopo pochi minuti, però, è precipitata giù per lo "sfinimento fisico causato dal calore estremo" ed è morta proprio in seguito ai traumi di quella caduta da un'altezza di 20 metri. L'accusa di omicidio volontario, contestata con quella di incendio doloso, è aggravata dal rapporto di convivenza e dalla crudeltà. L'uomo, dopo aver chiuso la porta di casa, era andato in un bar poco distante dove aveva ordinato una birra. Dopo la richiesta di giudizio immediato dei pm, arriverà il decreto della gip Anna Calabi, che fisserà la prima udienza del processo in Corte d'Assise per Pereira, difeso dall'avvocato Paolo Carrino. Rischia per le imputazioni una condanna all'ergastolo.
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