Morì cadendo da giostra, condannate proprietaria e sua figlia
ASCOLI PICENO, 30 SET - Il giudice del tribunale di Ascoli Piceno Domizia Proietti ha condannato a un anno di reclusione ciascuna, due donne accusate di omicidio colposo, in relazione alla morte di Francesca Galazzo, 27 anni, avvenuta il 14 luglio 2017 quando la giovane cadde dalla giostra "Trottola Twist" al Luna Park di San Benedetto del Tronto. Condannate la proprietaria della giostra e sua figlia, che gestiva l'accesso alla sfera la sera dell'incidente. Oltre alla pena detentiva, entrambe sono state condannate al pagamento di una provvisionale complessiva di 120mila euro, vincolando la sospensione della pena all'assolvimento di tale obbligo. Il loro legale di difesa, Valentino Mascetti, ha già annunciato ricorso in appello. L'accusa ha sostenuto che la corporatura importante di Francesca Galazzo potrebbe aver causato uno sbilanciamento della capsula, provocandole un dolore significativo che l'avrebbe spinta a slacciarsi, causando la caduta fatale. Di contro, il consulente della difesa ha ribadito che la differenza di corporatura non ha alcun impatto sull'uso della giostra, aggiungendo che non si può stabilire se la ragazza fosse stata mal allacciata o se lei se la fosse sganciata da sola. Per la stessa tragedia, un ingegnere responsabile del collaudo della giostra, era già stato giudicato e condannato in altro processo a quattro mesi di reclusione, oltre al pagamento di una provvisionale di 10mila euro ai familiari della vittima. L'uomo è stato ritenuto colpevole di non aver installato un sistema di sicurezza centralizzato, come richiesto dalle norme europee, che avrebbe potuto impedire alla ragazza di sganciarsi o di essere espulsa dalla giostra. Inizialmente, erano tre i collaudatori indagati: uno è stato assolto e l'altro è deceduto.
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