Italia e Estero

Monsignor Mencuccini, il vescovo biker al Giubileo del Papa

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PESCARA, 03 OTT - Sugli specchietti della sua moto fanno bella vista due bandierine della Santa Sede, mentre sotto l'abito talare spuntano gli stivali tecnici, coperti da copriscarpa rigorosamente a forma di croce. Il suo nome è Giulio Mencuccini o, più precisamente, monsignor Giulio Mencuccini, l'unico vescovo-biker al mondo, diventato ormai simbolo di fede e passione per le due ruote. Ci sarà anche lui, domani, a piazza San Pietro per il Giubileo dei motociclisti. Il vescovo passionista, originario della città abruzzese di Fossacesia, ha da sempre utilizzato le due ruote nel suo impegno di evangelizzazione. In Indonesia, dove è stato per quasi cinquant'anni, la moto era l'unico mezzo col quale era possibile raggiungere i villaggio del Borneo. Oggi, da vescovo emerito della diocesi di Sanggau - nel Borneo occidentale - si ritroverà a guidare il corteo di biker alla 'corte' di papa Leone. Ci sarà anche il suo caso tra quelli che domani Prevost benedirà in piazza San Pietro dopo l'udienza papale alla quale sono attesi migliaia di appassionati da ogni angolo del mondo. Nell'occasione monsignor Mencuccini, che da qualche anno risiede al santuario teramano di San Gabriele, dove organizza raduni di motociclisti in solidarietà con le missioni passioniste nel mondo, offrirà al Papa una targa in ceramica a ricordo dell'evento, realizzata da Evandra De Rosa, maestro d'arte ceramica di Castelli, che lo raffigura in sella a una moto.

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